In centinaia per l’ultimo saluto a Paolo Odone, "un grande genovese" (foto e video)

E’ stato celebrato oggi nella basilica di Carignano il funerale di Paolo Odone, l’ex presidente della Camera di Commercio di Genova e attuale presidente dell’Aeroporto di Genova, scomparso martedì sera.

Tanti i rappresentanti delle istituzioni presenti per dare l’ultimo saluto a Odone, punto di riferimento nel mondo genovese, ligure e non solo.

La bara è stata avvolta dalla bandiera di Genova, bianca con la croce rossa, per omaggiare un 'grande genovese', come la ha definito l'amico Alessandro Cavo, commosso: "Sicuramente ci mancherà moltissimo, a Confcommercio e alla sua famiglia associativa. E' stato uno straordinario genovese, oggi la città gli tributa tantissimo affetto. Porteremo avanti tutti i suoi progetti”.

Molti dei presenti sono rappresentati delle istituzioni, con cui Odone negli anni ha lavorato e lasciato ricordi indelebili: tra le prime file c'era il presidente della Regione Giovanni Toti, il sindaco Marco Bucci, il viceministro Edoardo Rixi e tanti assessori, consiglieri, parlamentari. 

"Aveva una visione complessiva di Genova - ha ricordato Giovanni Toti -  l’amore delle persone qui oggi lo dimostra. Aveva fatto battaglie, mobilitato idee. Parlare piano non vuol dire avere idee meno chiare".

Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, intervenendo alla fine della celebrazione, ha voluto omaggiare Odone: “Con Paolo, al quale ero legato da grande affetto, ho condiviso un lungo tratto di impegno sociale, istituzionale e una profonda amicizia. Abbiamo iniziato negli stessi anni come presidenti di Fondo Commercio e Camera di Commercio. Su ogni progetto che faceva nascere o che gli veniva affidato, Paolo c’era sempre. Una scelta faticosa e strategica, che interpreta la rappresentanza come presenza e la presenza come presidio. 

Non mollava mai, neanche la malattia che lo aveva colpito lo faceva cedere. Quel ‘Ciao Paolo’ proiettato sul palazzo della Regione ha dimostrato due cose: Paolo è stato senza dubbio un uomo delle istituzioni che alle istituzioni mancherà molto. Aveva una rara e preziosa generosità, che faceva mettere sempre al centro il bene comune e lo sviluppo complessivo del territorio. 

Lo avevo sentito per gli auguri di Pasqua e mi aveva parlato ancora di progetti e iniziative per la sua Genova.  Discorsi importanti per raggiungere il risultato e condividere la strategia operativa.

Quel ‘Ciao Paolo’ mi ha ricordato la familiarità con cui ci si rivolgeva a lui, era ironico e spiritoso, di grande umanità. Aveva una passione contagiosa e concreta che lo ha reso una guida salda, ha cambiato la vita a tante persone che oggi sono qui”.