Municipio Centro Ovest - 14 aprile 2023, 13:10

Depositi chimici, Toti: "Nessun ritardo, solo lungaggini burocratiche"

"Dal punto di vista ambientale l'iter va avanti", poi l'attacco all'opposizione: "Chi non è più in grado di dare cattivi esempi cerca di dare buoni consigli"

Non rischia di subire né ritardi né tanto meno gravi. La pratica è in Regione, il tema che qualche giornale anticipa è squisitamente burocratico e legato alla rappresentanza delle imprese che hanno presentato istanza”. Così il presidente della Regione Giovanni Toti in merito alle voci sempre più insistenti relative alla possibile bocciatura della Regione al progetto di dislocamento dei depositi chimici da Multedo a Sampierdarena.

L'istanza è stata presentata da Superba, lo scorso 21 marzo la dirigente del Dipartimento Ambiente e Protezione Civile Paola Carnevale aveva inviato a Superba ventidue osservazioni, tra cui la richiesta di chiarimenti sul ruolo di Carmagnani, altra azienda interessata al trasferimento dei depositi chimici, ma mai entrata formalmente nella proposta di dislocamento avanzata da Superba.

La tipologia di partecipazione da parte della Società Attilio Carmagnani sarà definita in una fase successiva”, ha scritto Superba a Regione che non avrebbe ritenuto sufficiente il chiarimento.

Tra le ventidue osservazioni anche altre di carattere ambientale, ma queste non dovrebbero rappresentare un ostacolo. “Dal punto di vista ambientale – conferma Toti - la pratica va avanti e andrà avanti come da programma”. 

Poi una stoccata all'opposizione che in queste ore ha attaccato Comune, Regione e Autorità Portuale che hanno puntato sul dislocamento a ponte Somalia: “E' una volontà precisa di Autorità Portuale e del Comune di Genova uno spostamento, di cui colpevolmente le precedenti amministrazioni non si erano occupate voltandosi dall'altra parte, facendo come le tre scimmiette: senza guardare, sentire e lasciando il problema irrisolto. Oggi quegli stessi protagonisti sono in grande spolvero sui consigli che danno alle amministrazioni, vale evidentemente il vecchio motto di De André: chi non è più in grado di dare cattivi esempi cerca di dare buoni consigli, sarebbe stato meglio fare qualcosa prima invece che tardivamente dispensare consigli che nessuno richiede”. 

In conclusione Toti auspica che la situazione si risolva, “altrimenti sarà il Comune a dover intervenire e risolvere questo problema”.

In caso di bocciatura, che arriverebbe tramite un atto di archiviazione, Superba potrebbe comunque presentare un nuovo progetto una volta 'corretto' il tiro sul ruolo di Carmagnani. A quel punto l'iter potrebbe andare avanti, salvo decisioni del Tar a cui si sono rivolti i cittadini e il Municipio Centro Ovest.

In queste ore è arrivata anche la replica dal Partito Democratico che accusa Toti, Bucci e Signorini di imporre  scelte senza verificarne la reale fattibilità:

"“L’annunciata bocciatura del trasferimento dei depositi chimici a Ponte Somalia dimostra ancora una volta il fallimento del modello di gestione portuale di Toti, Bucci e Signorini. Una visione commissariale in cui si impongono scelte senza verificarne la reale fattibilità, facendo pagare le conseguenze ai cittadini - scrive in una nota il Pd ligure - Comune di Genova e Giunta regionale hanno tenuto ferma una città su un trasferimento che si sta rivelando nei fatti impraticabile, confermando gli allarmi lanciati dai comitati cittadini, a partire dalle Officine Sampierdarenesi, e dallo stesso Partito Democratico in Comune e in Regione, che ha anche chiesto una commissione regionale sul tema, con l’audizione di tutti i soggetti coinvolti.

Invece Toti e Bucci hanno chiuso le porte a qualsiasi proposta alternativa e oggi il rischio è di ritrovarsi senza un piano chiaro e definito e senza un possibile progetto alternativo, lasciando ancora una volta il cerino in mano ai cittadini di Multedo che hanno sperato in un trasferimento, che oggi nei fatti non è possibile, visto che il progetto risulta bocciato perché non ha passato la procedura di assoggettamento alla Valutazione di impatto Ambientale.  Se questa ipotesi, apparsa su tutti i quotidiani, venisse confermata si dovrà ricominciare tutto da zero e a pagarne maggiormente le conseguenze saranno i cittadini. Una scelta sbagliata fin dal primo momento e di cui oggi emerge tutta l'approssimazione e la mancanza di valutazione strategica delle istituzioni cittadine che l'hanno proposta. Ora bisognerà individuare proposte alternative senza avere però nessun progetto pronto, una situazione che comporterà tempi ancora più lunghi”.


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