"Ancora una volta in Liguria emergono disomogeneità in ambito sanitario tra le diverse Asl e le aziende ospedaliere, in questa occasione sull'accesso alle cure odontoiatriche”.
A denunciarlo il consigliere regionale della Lista Sansa Roberto Centi che nella seduta odierna di Consiglio regionale ha chiesto alla Giunta quali misure avessero adottato per la prevenzione e l'accesso alle cure odontoiatriche, soprattutto per le fasce più deboli.
“Nell'elencare le iniziative attive sul territorio regionale, l'assessore Gratarola ha parlato solo del servizio della Asl 3 genovese per l'accesso diretto al sabato per le urgenze odontoiatriche – spiega Centi -. Nulla è stato detto, invece, sulle altre Asl dove un tempo erano attivi servizi anche di ottimo livello, come noi spezzini ad esempio ricordiamo all'ospedale Sant'Andrea, ospedale che oggi meriterebbe, al di là della professionalità dei due medici destinati che vi operano, un'implementazione di risorse”.
Al centro dell'interrogazione del consigliere regionale della Lista Sansa, la situazione preoccupante a livello nazionale e regionale sulle carie dei denti non trattate (18 milioni di casi tra gli adulti italiani, dei quali 1 milione e ottocento mila sono bambini), sulla diminuzione delle spese delle famiglie per le cure odontoiatriche dopo l'emergenza Covid (14% in meno di spesa media rispetto al 2018) e il ricorso quasi totale agli studi privati rispetto al Servizio Sanitario Nazionale (95% contro il 5% che si rivolge al pubblico):
“Come ha rimarcato anche l'assessore Gratarola la prevenzione in questi casi è l'arma più forte che abbiamo a disposizione – conclude Centi -. È importante però che le campagne di prevenzione e l'accesso alle cure siano garantite in modo omogeneo a tutti i cittadini liguri e non solo ad alcune Asl o ad alcuni ospedali. Prossimamente presenterò un'interrogazione specifica sul tema per fare in modo che questo principio venga rispettato”.