Attualità - 11 aprile 2023, 15:27

Liguria presa d'assalto dai turisti. Il sindaco di Portofino: "Territorio bellissimo e fragile"

Tra i borghi marinari della regione, anche Portofino cerca di gestire i flussi: "Criticità diverse. Viviamo di turismo, siamo soddisfatti dei numeri del fine settimana, ma bisogna organizzarsi"

Il turismo in Liguria riparte con il botto in queste giornate di primavera ancora fresche ma che fanno promettere bene per la stagione, tra la soddisfazione degli albergatori e il compiacimento del presidente Toti.

Ma per quanto il turismo porti ovviamente lavoro e denaro, non mancano anche risvolti più amari.

Già riguardo alle Cinque Terre ultimamente sono state sollevate polemiche, visto che i piccoli borghi marinari arroccati a picco sul mare e i loro sentieri non sono fatti per le mandrie di turisti mordi e fuggi ansiosi di scattarsi gli ambiti selfie con Riomaggiore o Manarola sullo sfondo. Le piazzette ingorgate e i sentieri danneggiati sono stati segnalati dai Sindaci in allarme, così come dallo scrittore spezzino Maurizio Maggiani.

Più recentemente anche a Portofino il turismo non allarga più il sorriso dei governanti. E proprio il sindaco Matteo Viacava ha infatti stabilito con un'ordinanza il divieto di stazionamento in alcune zone del borgo, per evitare ingorghi e di fatto per cercare di mantenere un minimo di vivibilità. Si può passeggiare, fare shopping, sedersi ai ristoranti, ovviamente, ma non ci si può fermare a tirare un respiro e contemplare il borgo. Si tratta delle aree del centro di Portofino più frequentate dai turisti, quelle cioè che affacciano sul mare: la zona tra la piazza Martiri dell’Olivetta e la banchina di calata Marconi, a nord, e quella tra la piazzetta e i bagni pubblici del molo Umberto I, a sud.

Il sindaco, interpellato da la Voce di Genova dice: “Abbiamo fatto questa ordinanza sulla falsariga di una simile emanata prima del covid. Un sindaco di un piccolo paese deve saper riconoscere le criticità e intervenire in maniera mirata - e specifica - noi viviamo di turismo, abbiamo investito nella comunicazione in questo senso. I fine settimana dei ponti primaverili sono sempre di grande afflusso, parliamo di 8000, anche 9000 persone in questi giorni e siamo molto soddisfatti. Le Cinque Terre hanno criticità differenti dalle nostre, noi non vogliamo il numero chiuso. Certo, bisogna organizzarsi. L'ordinanza ha come obiettivo i tour operator, devono sapere come comportarsi e non far assiepare le persone in zone come i pontili, non ce l'abbiamo con i singoli turisti. Anzi si tratta anche di permettere a tutti di poter visitare il paese al meglio.”

L’ordinanza è già in vigore e proibisce lo stazionamento di persone in punti di aggregazione nonché i capannelli in attesa dell’imbarco su battelli o barche. Le ragioni del provvedimento specificate nel testo sono i “problemi di fluidità della circolazione” di pedoni e veicoli, ma anche di eventuali pericoli legati a un numero troppo elevato di persone rispetto agli spazi limitati del borgo, anche considerato che sulle banchine non ci sono barriere di sicurezza.

Le restrizioni sono in vigore dalle 10:30 alle 18 e dureranno almeno fino al prossimo 15 ottobre e la multa prevista è fra i 68 e i 275 euro.

Aggiunge Viacava: La Liguria è un territorio bellissimo e fragile, per cui bisogna agire con attenzione e bilanciare gli interventi”.

Come spesso avviene in queste circostanze, la gente è divisa a riguardo, tra chi pensa sia una limitazione arbitraria alla libertà delle persone e chi la ritiene una misura se non ottimale comunque necessaria.

Anche il centro storico di Genova inizia a vedere i primi assalti in massa dei croceristi e non solo a ingorgare le vie principali di San Lorenzo o San Luca e per quanto i guadagno sul breve periodo possano fare gola, i rischi di un ulteriore impoverimento del tessuto sociale dei quartieri, tra Bed & Breakfast e abbandono da parte dei residenti storici, non possono essere trascurati.

Insomma, il fascino della Liguria e dei suoi borghi sta diventando un'arma a doppio taglio: il turismo può portare benefici ma può essere anche un'industria più pesante di quello che una foto su Instagram o una slerfa di focaccia facciano pensare e progressivamente può erodere la vivibilità dei paesi e forse anche la godibilità per il turista più attento.

Conclude Viacava: “La Liguria è un territorio bellissimo e fragile”.

Federico De Salvo