Dopo il clamore suscitato nelle scorse settimane, il caso del nuovo casello autostradale di Genova Pegli, che prevede la distruzione dei Giardini John Lennon, unico punto di socialità del quartiere di Multedo, è approdato in Consiglio Comunale e anche in Consiglio Municipale al VII Ponente.
In Sala Rossa, a Palazzo Tursi, è stata discussa l’interrogazione a risposta immediata presentata dalla consigliera del Partito Democratico, Cristina Lodi: “Il nuovo casello autostradale prevede la costruzione di una galleria artificiale che andrà completamente a distruggere i Giardini John Lennon, che sono l’unico punto di aggregazione del quartiere. Un quartiere che ha già sofferto e continua a soffrire per le numerose servitù. Come intende l’amministrazione comunale opporsi all’ennesima servitù che ricadrà su Multedo stessa? Ha fatto presente a Società Autostrade che il nuovo casello deve migliorare la vita dei cittadini di Multedo e non peggiorarla? Ha presentato l’amministrazione comunale proposte alternative per evitare questo scempio?”.
A rispondere a Cristina Lodi è stato l’assessore comunale con delega alla Mobilità, Matteo Campora: “Noi siamo dalla parte dei residenti che vivono intorno al casello. Ci saranno dei vantaggi importanti con questo casello: toglierà il traffico in via dei Reggio e ci sarà una conformazione della viabilità migliore e che migliorerà la vivibilità di chi vive in quella via. Sappiamo che è percorsa da Tir e abbiamo previsto un attraversamento pedonale e un semaforo e siamo certi che il nuovo progetto porterà miglioramenti anche in termini di accessibilità. A oggi non è stata ancora aperta la conferenza dei servizi e Comune, cittadini e Municipio avranno la possibilità di esprimere le loro valutazioni e lo faremo in maniera tale che i progetti siano condivisi con i cittadini”.
Secondo Campora, “non esiste nulla di immutabile, tenuto conto che oggi abbiamo anche la tecnologia che ci aiuta a risolvere determinate questioni. Voglio sottolineare alcuni vantaggi: il ripristino dei Giardini John Lennon con il mantenimento della vecchia alberatura, la creazione di una nuova zona verde, nuove connessioni pedonali, una nuova zona verde di scolmatura acustica e il rifacimento di vetusti impianti sportivi con tre campi da padel e uno di basket e volley”.
Rimangono però fortissimi dubbi. Nella sua risposta alla consigliera Lodi, l’assessore Campora non dice che i mezzi pesanti diretti a Carmagnani continueranno a percorrere la vecchia viabilità (quindi non è vero che verrà tolto il traffico da via dei Reggio) e non affronta il tema di dove verrà recuperato lo spazio di socialità che Multedo andrà a perdere.
Ammesso che i Giardini Lennon torneranno al loro posto (ed è una partita tutta da vedere, perché un conto sono i render e un conto la vita reale; e chi porterebbe i propri figli a giocare nel bel mezzo di uno svincolo…), dove andranno le persone a sedersi e a incontrarsi nel periodo di cantiere? Dove andranno i bambini del quartiere a giocare? È fondamentale che neppure una sola pietra sia spostata e nessun mattone sia demolito se prima non saranno individuate delle soluzioni alternative. E occorrono tutti gli sforzi da parte di Autostrade, Comune e Municipio.
Andranno sistemati i soprastanti Giardini Mario Colandro, quelli al di fuori del nuovo centro polisportivo in fase di realizzazione al posto della piscina ‘Nico Sapio’, andrà preservata l’identità di un quartiere che ha perso troppo negli anni, senza mai nulla prendere. Nel frattempo, il presidente del Municipio VII Ponente, Guido Barbazza, incontrerà nei prossimi giorni i comitati cittadini e il progetto di Autostrade verrà condiviso con il pubblico e con la cittadinanza verso la metà di aprile, nella sede municipale di Pegli, come è stato detto ieri in Consiglio Municipale. Un concetto deve essere chiaro: nessun lavoro senza i giardini mantenuti. Ne va della vita di un quartiere. E non è cosa da poco. Ieri mattina, intanto, in via dei Reggio ancora disagi per via di un tir che ha perso sostanze oleose. Una storia infinita.