I buskers come valore aggiunto alla città. È il punto di vista di Hermes Rendina, artista di strada, ma anche commerciante di una piccola bottega di abiti usati 'Di mano in mano', in via Canneto il Curto. Lo si può trovare lì Hermes, insieme ad altri due soci e alla sua inseparabile cocorita 'Zena', allevata a mano, che vive letteralmente sulle spalle di Hermes, proprio come Short Tom faceva con Capitan Uncino.
Come Vera Issel, la violoncellista che si esibisce nei vicoli, che ha tratto forza da una patologia che le consente di muovere un solo dito lungo la tastiera del suo violoncello, Hermes, che suona la tromba, ci racconta la sua versione, che è doppia perché è in strada che si esibisce, ma in negozio spesso invita i buskers agli eventi che si trasformano naturalmente in festa.
“Mi sono avvicinato molto alla comunità, - racconta a La Voce di Genova - c'è bisogno di portare un supporto perché questa attività venga vista in modo virtuoso. In tante città è sotto attacco, ma ritengo sia un valore aggiunto alla città e un'espressione di libertà”.
Genova è senza dubbio una delle città in cui l'arte di strada di sente minacciata. All'orizzonte c'è infatti una modifica al regolamento già votata dal Municipio che potrebbe approdare in consiglio comunale. “Va trovata una mediazione tra i vari diritti di libertà di espressione e libertà dei commercianti e degli abitanti di avere un ambiente confortevole e vivibile. - riconosce Hermes - Ricordo di aver letto il commento di un assessore genovese che, mostrando il suo chiwawa disse 'Com'è rumorosa la felicità'. Mi viene da dire che l'espressione musicale delle nostre strade sia segno di libertà e felicità e rappresenti la vita”.
Per concludere Hermes espone il punto di vista da commerciante: “Ritengo che l'attività degli artisti di strada non intacchi minimamente la nostra attività, anzi spesso facciamo piccoli eventi ed essendo legato alla comunità invito colleghi artisti a promuoverli, e vedo che sono sempre molto apprezzati”.