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Attualità | 01 aprile 2023, 09:14

Dentro la nuova diga foranea anche lo stadio di calcio

Il progetto sta prendendo sempre più campo: è firmato dall’architetto tedesco Dennis Fisk e prevede anche un dissalatore all’interno. Al posto del ‘Luigi Ferraris’ una succursale dell’Acquario e un mercato ittico

Dentro la nuova diga foranea anche lo stadio di calcio

Con l’ormai prossima partenza dei lavori della nuova diga foranea di Genova, l’opera più ambiziosa tra quelle comprese nel Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza, torna più viva che mai l’idea di costruire il nuovo stadio di calcio interamente sul mare.

Nei giorni scorsi il Comune di Genova ne ha parlato al Coni, mostrando in anteprima il progetto, assolutamente innovativo. Lo firma l’architetto tedesco Dennis Fisk, che per l’impianto sportivo da circa trentamila posti ha immaginato una struttura modernissima, che richiama i grandi cetacei e che sarà assolutamente indipendente dal punto di vista energetico, traendo la propria autonomia proprio dal mare, grazie a un complesso sistema idroelettrico.

L’amministrazione comunale sta vagliando seriamente il progetto (che comprenderebbe anche la demolizione dello stadio ‘Luigi Ferraris’, per sistemare a Marassi una seconda sede dell’Acquario di Genova e, accanto, un mercato ittico, grazie a un accordo con le cooperative dei pescatori): dentro al nuovo stadio l’intenzione è quella di collocare anche l’impianto di dissalazione delle acque marine di cui il sindaco Bucci ha parlato nelle scorse settimane.

Genova, così, si prepara a utilizzare al 100% la sua migliore risorsa, quella che non manca in grande quantità: l’acqua del mare. Intorno allo stadio, l’architetto Fisk ha previsto una nuovissima darsena per i grandi natanti, ma l’amministrazione vorrebbe inserire, dietro alle gradinate, anche attracchi per i più tradizionali pescherecci liguri.

Ma come si arriverebbe allo stadio in mezzo al mare? Questo è ancora al centro di svariate ipotesi: da una deviazione del tunnel subportuale a un prolungamento della funivia che dovrebbe collegare i forti con la Stazione Marittima. Oltre a un efficiente sistema di trasporto pubblico che prevede anche il potenziamento della Navebus: la sfida del futuro, per Amt, è far sì che possa viaggiare in ogni condizione meteo-marina.

Alberto Bruzzone

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