A margine della presentazione del Piano Cultura il sindaco Marco Bucci ha risposto ad alcune domande sulla questione del dissalatore. L'opera sarebbe comunque complementare a un completo riciclo delle acque dei depuratori, nel progetto del sindaco, e permetterebbe di inviare l'acqua alla Pianura Padana dove la siccità dovuta al cambiamento climatico avanza per il secondo anno consecutivo.
I costi dell'opera, ancora troppo vaghi per essere stabiliti con precisione, ma comunque inferiori ai 400 milioni secondo il sindaco, dovrebbero essere coperti da finanziamenti, o del Pnrr o altri, per i quali il Comune pensa di inviare già nei prossimi giorni una bozza di progetto.
“Sapete che stiamo chiedendo tutti i finanziamenti necessari per il nuovo sistema di riciclo completo dell'acqua in associazione alla dissalazione – spiega il sindaco – Noi vogliamo usare tutta l'acqua che esce dai nostri depuratori e portarla nella Pianura Padana assieme alla possibilità di avere acqua dissalata attraverso il dissalatore. Questo è un progetto molto importante che stiamo facendo con aziende genovesi di cui siamo assolutamente orgogliosi. Manderemo al governo una bozza entro questo fine settimana e poi vedremo come andrà a finire. Qui c'è bisogno di soldi che sono ancora disponibili sul Pnrr per poter arrivare a un risultato concreto. Se tutto va bene in 3-4 mesi noi potremmo essere in grado di mandare acqua in Pianura Padana”.
E sottolinea: "Si può arrivare a un flusso di acqua che può arrivare anche a 80-90 milioni di metri cubi all'anno, che è una cosa significativa, da portare attraverso l'Appennino attraverso le condutture che abbiamo già, da rilasciare in Pianura Padana”.
La prospettiva, sottolinea Bucci, è nazionale: “Noi chiediamo fondi, poi deciderà il governo se del Pnrr o altro, per noi è abbastanza indifferente. A noi interessa che si possa fare e che si possa fare in fretta perché Genova può contribuire a risolvere un problema nazionale. Noi non abbiamo bisogno, anche sui giornali sono comparse interviste che dicono che Genova non ha bisogno del dissalatore... è vero, Genova non ne ha bisogno, è ricca di acqua, ma noi non facciamo questo lavoro per Genova. Lo facciamo per contribuire alla realtà nazionale. Il porto di Genova non contribuisce solo alla città ma all'economia del Nord Italia e dell'Europa centrale, e così per quanto riguarda l'acqua”.
Conclude enfaticamente “Senza l'oro giallo si può vivere. Senza l'oro nero fa freddo, si va a piedi, ma si può vivere. Senza l'oro blu dopo quattro giorni si muore. È per quello che ci stiamo lavorando”.