Tra cinismo e ironia, Chris Clun porta a Genova "L'ultimo uomo sulla terra"

Arriverà a Genova sul palco del teatro Stradanuova di vico Boccanegra il prossimo 31 marzo Chris Clun, lo stand up comedian siciliano tra i più amati del web.

Il comico di ultima generazione, capace di riscuotere un grande successo non solo sui social, porterà lo spettacolo “L’ultimo uomo sulla terra”, il racconto della sua famiglia, della sua vita e della società visti col cinismo e l’ironia che lo contraddistinguono.

“Il mio è uno spettacolo cinico - racconta Chris - dove parlo praticamente della mia famiglia, del rapporto che ho avuto durante l’infanzia, del mio quartiere. Poi racconto tutto quello che è il mondo dei social, che ruota attorno al mondo dei boomer, dei ragazzi di adesso, dei più piccoli su TikTok. Parlo anche dei miei viaggi, dei miei lavori, di Parigi e dell’Olanda”.

Un viaggio nell’universo di Clun per scoprire come è arrivato a diventare il comico che oggi riscuote successo sulle principali piattaforme del web e che sta inanellando un successo dietro l’altro nei principali teatri italiani.

Clun prosegue: “Riporto quello che ho scritto in questi anni e lo traduco per il palco. E’ diverso passare dal web allo spettacolo. Quando faccio video per i social, spesso ricevo una risata virtuale, una emoticon, un ‘sei forte’. Sul palco è tutta un’altra cosa, sento il pubblico ridere e questo mi emoziona molto di più”.

Una primissima genovese per l’artista che, ha voluto ripercorrere l’inizio della sua carriera: “Tutto è iniziato per caso. Mi trovavo a Parigi e sono tornato a casa, a Palermo, per le vacanze. Ho iniziato un laboratorio, per gioco. Mi sono esibito con un personaggio che era un robot; è piaciuto e mi hanno preso subito per una trasmissione, ‘Sicilia Cabaret’ che nella mia regione va fortissimo. In due settimane la mia vita si è stravolta tanto che ho dovuto decidere se rimanere a Parigi o tornare a Palermo. Dopo qualche mese ho optato per la seconda”.

Parlando del rientro a casa, Chris prosegue: “E’ stato faticoso, soprattutto per i primi periodi in cui, non lavorando, è stata un’impresa: dovevo continuamente dimostrare a me stesso e alla mia famiglia che non avevo fatto la cavolata ma che era la decisione giusta. Piano piano sono riuscito a farmi conoscere sempre di più rendendo questo il mio lavoro. Ci vuole costanza, non bisogna arrendersi: in questo mestiere ci sono alti e bassi. Capitano e capitano spesso, sono periodi da cui si risale quindi bisogna sempre lavorare si sé stessi”.

E per il futuro?

“Non so dare una risposta alla domanda - spiega ancora il comico - Sicuramente sto lavorando insieme ad altri due miei colleghi, a un progetto che sarà molto grosso. Speriamo di realizzarlo perché sarebbe, secondo me più che la ciliegina sulla torta, la torta sulla ciliegina”.