Dopo il clamore mediatico suscitato nel corso delle ultime settimane relativo alla possibile chiusura della storica Pasticceria Quaglia di via Cantore, i condomini, tramite il proprio legale, Ruggero Petrelli, hanno deciso di difendersi dalle accuse mosse dalla titolare.
“Ritengo opportuno precisare i reali aspetti della vicenda - scrive in una nota il legale - a oggi rappresentata solo parzialmente. La locazione era regolata da un contratto risalente al 1998, che prevedeva un canone oggi assolutamente fuori mercato; nel febbraio 2021 la proprietà comunicava la disdetta del contratto, in ragione di ciò, scaduto il 28 febbraio del 2022 e attendeva quasi un anno prima di agire. Nel corso di questo tempo è stata formulata una sola offerta con un aumento minimo del canone precedente, offerta respinta e non più migliorata.
La proprietà, che in corso di esecuzione del contratto aveva già tollerato mancati pagamenti del canone per circa due anni tra il 2016 e il 2018, solo successivamente sanati, per tutelare il proprio patrimonio, occupato da un anno senza titolo, non ha potuto far altro che agire per la liberazione del bene”.
Ancora, l’avvocato aggiunge: “Solo dopo l’introduzione del giudizio, è stata presentata una nuova offerta migliorativa della precedente, oggi in valutazione. La proprietà, anche tramite legale, ha già manifestato direttamente ed espressamente alla Pasticceria la disponibilità a deliberare la sottoscrizione di un nuovo contratto a condizioni conformi a quelle esistenti oggi sul mercato. Proprio in ragione di ciò, e visto il reale andamento dei fatti, ha stupito leggere le esternazioni pubbliche della Pasticceria, che paiono dirette unicamente a mettere pressione sui proprietari nelle proprie autonome determinazioni di gestione”.
Dunque, non ci sarebbe nessuna volontà di allontanare la titolare della Pasticceria né l’attività stessa, così come non sarebbe mai stato un problema il dehor: “Si precisa inoltre che nel 2019 era stata chiesta al condominio l’autorizzazione all’installazione di un dehor nel portico condominiale, destinato al posizionamento di 8 tavoli per complessivi 16 posti a sedere. Il condominio ha accolto la richiesta, concedendo l’area gratuitamente, per due anni, chiedendo unicamente l’installazione di una luminaria notturna, finalizzata ad aumentare la sicurezza dello stabile.
Nonostante gli impegni assunti: il dehor non è mai stato realizzato; l’illuminazione non è mai stata installata; di contro l’area è stata comunque occupata e per una metratura molto maggiore rispetto a quella richiesta e autorizzata. Visto il mancato rispetto degli accordi, nel 2021 il condominio non ha rinnovato il contratto relativo all’occupazione del porticato e ha chiesto la liberazione dell’area. Per non aggravare la posizione della Pasticceria, il condominio si era reso disponibile a consentire comunque la temporanea occupazione fino all’ottenimento dell’autorizzazione comunale allo spostamento dei tavoli su un’area pubblica; nonostante il tempo decorso, nel febbraio 2022, il condominio ha appreso che non era stata effettuata alcuna richiesta al Comune per l’autorizzazione all’occupazione delle aree pubbliche. In ragione di ciò, la proprietà non ha potuto che agire per la liberazione di un’area occupata senza contratto, gratuitamente, ad oggi, da quasi due anni".