Il progetto di riqualificazione dell’area dell’ex mercato di Via Bologna sono ripartiti. L’edificio sarà ultimato entro settembre, e diventerà il più grande centro del riuso della città, con una superficie quadrata di circa 300 metri quadri. Al suo interno comprenderà un’area espositiva di 165 metri quadrati dove saranno esposti mobili e oggetti portati dal pubblico, un’area di ritrovo e di incontri, un magazzino esterno e un’area destinata all’ufficio.
I lavori avevano subito a fine 2022 una brusca frenata a causa dell’aumento dei costi delle materie prime: a sollevare nuovamente la questione in Consiglio Comunale è stata la consigliera Monica Russo (PD), che ha ottenuto risposte incoraggianti dopo la sua interpellanza.
“I lavori, come confermato dall’assessore Campora, sono ripartiti e il cronoprogramma degli interventi prevede la conclusione del cantiere entro fine estate, per inaugurare così la nuova area tra settembre e ottobre. Ricordo che si tratta di un’opera di grande importanza per il quartiere, che ospiterà un Centro del Riuso di Amiu con spazi per la cittadinanza e numerose attività legate al riciclo e non solo” spiega la consigliera. “Da qui l’altro importante aggiornamento, che ho sollecitato da tempo e che oggi ha trovato l’apertura dell’assessore: in questi mesi di avvicinamento alla data di ‘fine lavori’ verrà infatti attivato, su mia richiesta, un percorso partecipativo con i cittadini e le associazioni del territorio, che coinvolgerà anche Amiu e il Comune, per definire al meglio l'uso degli spazi che verranno creati nella struttura.
Un primo risultato che reputo molto importante per San Teodoro, che (come ho ribadito in aula) necessita e merita di avere questo e numerosi altri spazi e progetti di qualità” conclude Russo.
L’edificio, costruito negli anni Cinquanta, sarà restituito al colore originale che era di un deciso color rosso granata, con il conseguente recupero e restauro delle formelle di vetrocemento che fanno parte della facciata del mercato. Inoltre, sono previsti interventi per garantire l’efficientamento energetico della struttura con nuovi impianti che saranno sistemati sul tetto dell’edificio. Il costo dell'intervento è di 400mila euro: l'iniziativa di recupero è strettamente legata al progetto europeo Force-Surpluse, con i cui fondi è stato finanziato la progettazione preliminare ed esecutiva.