Interesserà oltre 650 lavoratori, tra addetti diretti e operai e tecnici delle ditte appaltatrici, il “Protocollo d'intesa regionale relativo alle misure aggiuntive di protezione per i lavoratori operanti nei cantieri di manutenzioni stradali in presenza di traffico ‘Mettiamo in cantiere la Sicurezza’" firmato da concessionarie autostradali liguri, parti datoriali, sindacati e Prefetture che modificherà quello precedente risalente all'anno scorso.
Si tratta di un patto dalla durata quadriennale che mira ad aumentare la sicurezza e la salute dei lavoratori nei cantieri autostradali, rafforzando le misure di tutela della sicurezza degli operatori dei cantieri e varandone di nuove. L'accordo, rinnovato ed ampliato rispetto al documento che sul tema era già stato stipulato nel 2017, è stato esteso a tutti i cantieri operanti in ambito autostradale e non solo a quelli di manutenzione.
Tra le novità, l'impegno per le concessionarie di garantire lo svolgimento di sopralluoghi da parte dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, assicurando ai sindacati l'accesso all'elenco delle principali lavorazioni in corso. E la garanzia per i firmatari di accedere alle notifiche preliminari e alle informazioni di inizio lavori tramite l’abilitazione al Sistema Informativo Edilizia Notifiche Dematerializzate.
Verranno inoltre favorite le attività ispettive da parte dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) e dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriale (RLST), promuovendo momenti di confronto tra i soggetti sottoscrittori, iniziative di informazione e formazione dedicate ai lavoratori e ai loro rappresentanti per la sicurezza.
“Il Protocollo rappresenta un importante risultato che Cgil Cisl Uil della Liguria hanno fortemente perseguito - dichiarano Maurizio Calà, Luca Maestripieri, Mario Ghini, segretari Generali di Cgil, Cisl e Uil Liguria - l’ambito autostradale, soprattutto quello ligure, presenta un alto tasso di rischio rispetto a salute e sicurezza sul lavoro e vede la compresenza di tanti lavoratori e lavoratrici con diversi contratti: dai dipendenti diretti delle concessionarie, a chi opera nelle aree di servizio, nei cantieri, nei servizi, nella manutenzione, nello sfalcio e nelle altre attività - sottolineano i sindacalisti - con la firma di oggi si dà gambe alla legge regionale n. 2 del 2020 che istituisce i rappresentanti dei lavoratori della sicurezza di sito che si aggiungono agli rls delle singole aziende e territoriali”.
Proprio la possibilità per gli rsl di sito di entrare in ogni ambito di lavoro rappresenta il valore aggiunto a tutela di lavoratrici e lavoratori che operano in ambito autostradale e questo fa della Legge Regionale e ora del Protocollo un unicum in Italia.
Ai due testi si è arrivati dopo anni di confronti e contrattazione partita nel 2017 e che, attraverso mobilitazioni, hanno portato prima all’approvazione della Legge Regionale e dopo a protocolli provinciali che oggi, nel nuovo testo, vengono ripresi e migliorati. Oltre ad una elevata agibilità degli rsl di sito, il protocollo prevede l’assunzione preventiva di informazioni su quanti lavoratori sono impegnati nei luoghi di lavoro, quali aziende sono impiegate, il tipo di contratto applicato.
Nell’incontro odierno, al quale oltre a Cgil Cisl Uil hanno partecipato Prefettura, concessionarie autostradali liguri, Regione Liguria, Confindustria e Ance è stato chiesto di convocare celermente il Tavolo per la sicurezza dei lavoratori operanti nell’ambito autostradale ligure previsto dalla legge regionale del 2020.
Anche Autostrade per l’Italia si è detta soddisfatta per il protocollo di intesa siglato oggi in Prefettura di Genova con i rappresentanti di Regione Liguria, Prefetture liguri, Autostrada dei Fiori s.p.a., S.A.L.T. s.p.a., Cgil Liguria, Cisl Liguria, UIL Liguria, Confindustria Liguria e Ance.
“Questo protocollo è motivo di grande orgoglio per tutti noi - afferma Massimiliano Arces, responsabile Group Hse di Aspi - Le sinergie messe in campo con le rappresentanze sindacali in questi anni, con azioni che hanno posto al centro un modello partecipativo di relazioni industriali e di concertazione, sono determinanti per la nostra azienda e per costruire insieme il futuro. L’implementazione di politiche riguardanti la sicurezza sul lavoro è per noi strategica, anche in un’ottica di gestione integrata delle diverse realtà facenti parte del Gruppo e tese a estendere questa cultura in tutta la filiera, in termini di inclusione e visione sistemica del settore trasporti”.
“La sicurezza sul lavoro per noi è una priorità - spiega Francesco Sapio, direttore di Tronco di Genova di Aspi - Con il piano di investimenti da 21.5 miliardi di euro attivato dalla nostra azienda, un terzo dei quali in Liguria, per ammodernare e potenziare la rete autostradale nazionale, il volume delle opere è aumentato di ben quattro volte. Con l’incremento dell’impegno cantieristico però, la sfida sulla sicurezza diventa naturalmente più complessa: con le misure adottate, la collaborazione produttiva e il modello di compartecipazione con i sindacati, gli indici infortunistici del Gruppo hanno già subito una forte riduzione degli incidenti sul lavoro”.
L’impegno di Aspi sul fronte della sicurezza dei lavoratori "è un percorso ormai rodato e irrinunciabile, che solo nell’ultimo anno ha prodotto diversi importanti accordi in materia, dal patto sindacale nazionale che ha introdotto lo 'Stop Work Authority', dando a ogni lavoratore l’autorità di interrompere i cantieri o il proprio lavoro in caso riscontri rischi per la sicurezza, all’accordo con Inail che in questi mesi vede in via di definizione un cantiere sperimentale, cioè un luogo di lavoro in cui, grazie alle nuove tecnologie, sarà possibile rafforzare in maniera esponenziale la sicurezza" si legge nella nota della società.
"Sia Autostrada dei Fiori sia SALT sono da sempre in prima linea per garantire i migliori standard di sicurezza nei luoghi di lavoro a tutela della salute dei lavoratori, nel pieno rispetto di quanto stabilito dagli enti preposti - commentano dalle due società - Sul fronte della formazione, ad esempio, oltre a quanto previsto per il proprio personale dalla normativa sulla sicurezza sul lavoro, le due concessionarie hanno avviato volontariamente nei mesi scorsi uno specifico programma di formazione aggiuntiva per gli addetti delle ditte terze incaricati della posa e rimozione della segnaletica di cantiere".
"Tale programma - specificano ancora - ha già visto la realizzazione di quattro sessioni formative che hanno coinvolto, complessivamente, circa 140 lavoratori, e verrà replicato in futuro per il personale delle altre società specializzate che lavoreranno al piano di ammodernamento di Autostrada dei Fiori e SALT in corso di attuazione sulle tratte liguri gestite".
A firmare il documento per Regione Liguria è stato l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola: "I cantieri autostradali sono tanti e sono una realtà alquanto complessa e pericolosa - sottolinea - Con il collega Marco Scajola abbiamo quindi portato in Giunta l’aggiornamento del documento, nel quale il monitoraggio sull’attuazione delle attività previste venga effettuato con cadenza quadrimestrale attraverso un tavolo convocato e presieduto da Regione Liguria. La salute e la sicurezza vanno tutelati al massimo e il tavolo sarà il luogo in cui si porteranno gli elementi critici e insieme si troveranno le soluzioni. Ringraziamo dunque la Prefettura per il lavoro di regia e tutte le parti che hanno contribuito a questa firma che rappresenta di fatto la volontà comune di un ulteriore incremento dei livelli di sicurezza dei lavoratori".