Il tombamento del porto di Pra’ con un nuovo riempimento da 400mila metri quadrati, lo spostamento del porto petroli sulla diga di Pra’ e l’arrivo delle riparazioni navali a Multedo sono “idee preliminari che non fanno parte di alcun processo amministrativo”. Lo ha detto oggi pomeriggio in Consiglio Comunale l’assessore con delega alla Portualità, Francesco Maresca, rispondendo alle tre interrogazioni a risposta immediata con oggetto il futuro Piano Regolatore Portuale proposte da Filippo Bruzzone della Lista RossoVerde, Rita Bruzzone del Partito Democratico e Fabio Ceraudo del Movimento 5 Stelle.
Secondo Maresca, quanto uscito sui vari siti d’informazione e sui quotidiani “sono idee”, ma non ci sono “processi amministrativi in atto”, per quanto queste idee siano state più volte anticipate dallo stesso sindaco Marco Bucci. Quindi è chiaro che l’orientamento di Palazzo Tursi è quello indicato dalle indiscrezioni di stampa, per quanto non esista nulla di ufficiale.
Tanto basta per allarmare, e giustamente, i cittadini del Ponente genovese, già in subbuglio rispetto alla sempre più vicina fabbrica dei cassoni della nuova diga foranea del porto di Genova al sesto modulo del porto di Pra’. Maresca spiega: “Il Piano Regolatore Portuale dovrà essere adottato in Comitato di Gestione, e poi trasmesso al Comune di Genova e alla Regione Liguria per i loro pareri. Il Comune vuole essere parte attiva in questo procedimento, ma lo vuole fare attraverso un dialogo aperto con il Consiglio Comunale, attraverso delle Commissioni, attraverso lo scambio con i Municipi. Ci saranno dei dialoghi in città, come avvenuto per altre occasioni e altri argomenti. Sarà un processo condiviso, pur con la responsabilità di dover poi prendere delle decisioni. Il tutto avverrà in massima trasparenza e condivisione, sino allo step finale, ovvero il parere definitivo da parte del Ministero delle Infrastrutture”.
Maresca, quindi, prova a calmare le acque, ma dalle opposizioni avvertono: “L’unica idea è questa”, ha risposto Filippo Bruzzone con il gesto di strappare un foglio di carta. E Rita Bruzzone aggiunge: “Non è uscita una sola posizione di questa Giunta rispetto al tombamento del porto”. Secondo Fabio Ceraudo, “se volete la guerra, avrete la guerra perché il Ponente non ci sta”.
E il Ponente lo ha detto chiaro ancora ieri sera, in occasione dell’assemblea indetta dai comitati della zona proprio sul tema del Piano Regolatore Portuale. Oltre duecento persone sono intervenute al Teatro del Ponente di Voltri, all’incontro organizzato da Comitato Pegli Bene Comune, Comitato Pegli Lido, Comitato Noi per Pra’, Comitato Palmaro, Comitato Val Varenna e Associazione Comitato di Quartiere di Multedo.
Sabato mattina, con partenza alle 10,30 di fronte alla stazione ferroviaria di Genova Pra’ e arrivo in largo Calasetta a Pegli, manifestazione corteo per dire no ai cassoni. Il tutto mentre il sindaco Marco Bucci oggi dichiara: “Le riparazioni navali a Ponente ci andranno eccome, ma sarà un raddoppio degli spazi. A Ponente il progetto è quello di realizzare un grande bacino, lungo 350-400 metri, per riparare le meganavi”. Il sindaco parla di progetto, non di idee. A buon intenditor…