Attualità - 18 marzo 2023, 18:18

Pietre Parlanti, i custodi dei sentieri premiati dal Ministero della Cultura

L’associazione ha ricevuto un encomio speciale per la sua attività: è l’unica realtà in Liguria ad esser stata convocata a Roma per il Premio Nazionale del Paesaggio. La presidente Oenone Lloyd: “La dedica è per la nostra Ilaria Mazzini”

C’è una realtà del Tigullio che splende e fa splendere sempre di più. Fa splendere i sentieri del nostro entroterra, in particolare sulle alture di Lavagna, splende perché continua ad allargarsi, a suscitare interesse e a meritare consensi a livello nazionale.

Pietre Parlanti, l’associazione guidata dalla storica dell’arte e restauratrice Oenone Lloyd, inglese da moltissimi anni trapiantata sulla collina di Santa Giulia, dove ha restaurato un magnifico rustico, ha ottenuto nei giorni scorsi un encomio nell’ambito del Premio Nazionale del Paesaggio 2023, che si è svolto a Roma presso il Ministero della Cultura. Unico gruppo presente in rappresentanza della Liguria, Pietre Parlanti ha illustrato con la presidente in sala la propria attività, “un lavoro che portiamo avanti da sei anni e che ci ha permesso di raggiungere risultati importanti e di intavolare progetti altrettanto importanti”.

Anche per questo, il Ministero ha concesso l’encomio, che recita così: “Pietre Parlanti. Le antiche vie dell’ardesia della collina lavagnese. Per aver intrapreso un’opera di recupero partecipato, volta al riconoscimento dell’importanza degli antichi paesaggi terrazzati della collina costiera del Tigullio, a rischio di abbandono e degrado per la cessazione delle attività agricole ed estrattive, sia in termini di consapevolezza identitaria per le comunità locali sia in termini di riscoperta e applicazione di pratiche di difesa del suolo e di mitigazione del rischio idrogeologico”.

Poche righe per riassumere molto precisamente che cosa Pietre Parlanti ha fatto, che cosa porta avanti, dove ancora intende arrivare. “Non posso che dire grazie a tutti per questo encomio, che ci fa molto piacere un po’ perché eravamo gli unici liguri, un po’ perché i progetti erano effettivamente tantissimi e questo ci ha permesso di entrare in contatto con moltissime altre persone e realtà di altre regioni. Un grazie particolare a chi, con tanta pazienza, ha raggruppato in punti tutto il lavoro svolto: gli amici di Ilaria. Questo encomio lo dedichiamo anzitutto a lei e al suo cane Navarre, che non ci sono più”.

Ilaria Mazzini, che era un elemento prezioso all’interno di Anci Liguria, è mancata lo scorso ottobre a causa di un male incurabile. Navarre, il suo amatissimo cane, se n’è andato dieci giorni dopo. “Un brutto colpo per Pietre Parlanti - ricorda Oenone Lloyd - ma noi siamo andati avanti, perché anche lei avrebbe voluto così. Da quel momento così drammatico sono nati nuovi progetti, sono arrivate nuove persone, ne siamo usciti ancora più forti. La prossima settimana depositiamo una nuova iniziativa, che speriamo di portare avanti. Usciamo tutti i week end per pulire i sentieri e riaprire antiche vie, abbiamo un calendario di qui all’estate, collaboriamo con il Fai e con altre associazioni del territorio”.

Un lavoro benemerito, encomiabile, per l’appunto, come riconosciuto dal Ministero della Cultura. Il Premio Nazionale del Paesaggio è una manifestazione giunta alla IV edizione che attribuisce, a cadenza biennale, un riconoscimento a un progetto che si è distinto per la capacità di valorizzare il paesaggio attraverso azioni di salvaguardia, gestione o pianificazione, in linea con i quattro criteri indicati dall’Unione Europea (esemplarità, sviluppo territoriale sostenibile, partecipazione, sensibilizzazione). Il vincitore concorre, in rappresentanza dell’Italia, alla VIII edizione del Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa. L’iniziativa si è svolta in occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio, istituita nel 2016 con l’obiettivo “di promuovere la cultura del paesaggio in tutte le sue forme e sensibilizzare i cittadini sui temi ad essa legati”.

Secondo Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura, “il paesaggio è uno dei nostri gioielli di famiglia e una delle nostre bellezze. L’articolo 9 della Costituzione ci impegna alla sua tutela e salvaguardia, per cui ogni giorno siamo dialetticamente impegnati nel preservare quello che Benedetto Croce, l’estensore della prima legge sul tema, definì il ‘volto amato della patria’. Un lavoro che non deve essere inteso solo in una dimensione statica, ma anche evolutiva. Perciò abbiamo il dovere di modernizzare in ragione di quelle che sono le esigenze di sviluppo perché, spesso, il mancato intervento può voler dire lasciare quel bene all’incuria e al degrado”.

Hanno vinto il primo premio gli Orti Generali, impresa onlus della città di Torino: “Per l’esperienza esemplare di trasformazione e gestione di aree agricole residuali in contesto metropolitano, capace di creare, in pochi anni, a partire da una condizione di abbandono, degrado ed abusivismo, un parco di orti urbani aperto a cittadini e visitatori, recuperando la trama del paesaggio agrario pre-industriale”.

Il Ministro ha anche assegnato i diversi riconoscimenti agli altri lavori selezionati. La scelta è avvenuta tra le settantatré candidature ricevute dalla commissione presieduta dal direttore della Direzione generale Archeologia, Belle arti e Paesaggio del MiC, Luigi La Rocca, e composta da autorevoli personalità e studiosi del paesaggio. La Giornata del Paesaggio e il Premio sono stati istituiti dal Ministero della Cultura per promuovere la cultura paesaggistica come valore identitario italiano nel rispetto dei principi della Convenzione europea del Paesaggio.