Attualità - 15 marzo 2023, 16:59

Scuola: Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla per i Dca. Rete studenti: “Troppi ne soffrono, nessuno ne parla. Agire sui dca ora!”

Lilla. Ricorre oggi la Giornata Nazionale dedicata ai disturbi del comportamento alimentare, un dramma di cui si parla troppo poco e che colpisce principalmente i giovani e le giovani

Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla. Ricorre oggi la Giornata Nazionale dedicata ai disturbi del comportamento alimentare, un dramma di cui si parla troppo poco e che colpisce principalmente i giovani e le giovani. Per questo, la Rete Studenti Medi della Liguria era stamane davanti ai cancelli delle scuole liguri, rivendicando maggiore ascolto su questa tematica, poco approfondita e verso la quale sembra esserci sempre meno interesse da parte delle istituzioni. 

“La mancanza di attenzione - dice Francesco Devoti, della Rete degli Studenti della Liguria - nei confronti dei disturbi del comportamento alimentare è una lacuna allarmante. Stando ai dati raccolti durante la nostra campagna Chiedimi Come Sto, realizzata in collaborazione con SPI-CGIL e Unione degli Universitari, il 28% delle persone della nostra generazione soffre di DCA. Ora più che mai è evidente che è necessario prestare attenzione alla questione. Nella nostra Regione, i cosiddetti “Centri DCA” sono sei. Ancora troppo pochi, a fronte di Regioni come l’Emilia-Romagna, che ne ha venti. Anche in rapporto alla popolazione, la nostra Regione è comunque indietro. Ci aspettiamo delle risposte e ce le aspettiamo presto. Per questo ci siamo mossi in Liguria, a Genova e a Imperia dando visibilità al tema. Non ne possiamo più di stare male. ”

"Purtroppo - aggiungono Anita Vinciguerra e Martina Rebuffo della Rete Studenti di Imperia - spesso e volentieri, i DCA vengono sottovalutati o addirittura ignorati a livello sociale e questo si ripercuote anche all'interno delle scuole. Sicuramente manca una conoscenza approfondita delle patologie tra gli insegnanti ed il personale scolastico, che di conseguenza non conoscono il modo corretto di rapportarsi a persone che soffrano di disturbi alimentari. Inoltre, ad oggi, i DCA vengono ancora troppo spesso considerati una causa di vergogna ed un motivo per cui offendere. Questo atteggiamento non fa altro che aumentare il senso di solitudine e oppressione che attanaglia studenti e studentesse, che troppo spesso non sanno a chi rivolgersi. Sono indubbiamente necessarie maggiore attenzione e consapevolezza in merito ai DCA."

Oltre l’insufficienza di strutture e una mentalità sociale ancora troppo arretrata su benessere psicologico e salute mentale, il problema è dato anche dalla mancanza di posti nel settore pubblico. “I disturbi alimentari - aggiunge Greta Paolini, della Rete Studenti di Genova -  sono la seconda causa di morte nella fascia tra i 15 ed i 25 anni. I dati parlano chiaro e noi abbiamo sempre fatto sentire la nostra voce senza essere mai ascoltati e ascoltate. Dopo la pandemia, la salute mentale di tutte e tutti è stata compromessa e i mezzi a disposizione si sono rivelati, e continuano ad essere, insufficienti. Nello specifico, parlando di disturbi alimentari, il numero esiguo di posti in centri e strutture specializzate a livello pubblico non permette l’entrata dei pazienti e delle pazienti in tempi brevi andando ulteriormente a peggiorare la situazione.”

Redazione