I disagi che gli automobilisti genovesi e liguri subiscono a causa della presenza dei cantieri è ormai da tempo nota: code, spesso molto lunghe, fanno preferire mezzi di trasporto alternativi.
Alcune volte, però, non è possibile far diversamente: a sfogarsi per la situazione, divenuta insostenibile, è la Dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Valle Stura di Masone Ivana Ottonello: in un lungo post su Facebook segnala la gravità della situazione per i disagi che non solo gli insegnanti, ma anche gli studenti si trovano a vivere ogni giorno.
“Nel mio istituto ci sono diversi insegnanti che utilizzano la A26 per il tratto casa-scuola. Partono con molto anticipo. Se prima dell’ingresso in autostrada, la società autostrade - nei suoi pannelli luminosi - comunica che ci sono code con un ritardo stimato di 7 minuti, i docenti decidono comunque di entrare. Calcolano un po’ di più ed entrano al casello. Ma se il ritardo effettivo è di oltre un’ora, i docenti non arrivano in orario in aula” scrive la Dirigente.
Il problema sorge, però, quando le informazioni sui pannelli sono ‘fuorvianti’:
“I cantieri ci sono e fanno sì che i docenti
a) partano prima da casa
b) valutino anche percorsi alternativi.
Cantieri + informazione ingannevole (non trovo altro modo di definirla) fanno si che
a) l’utente-lavoratore non venga tutelato
b) che il destinatario del servizio dell’utente lavoratore abbia un ritardo nell’erogazione del servizio.
Viene leso il diritto alla studio. Viene leso il diritto del lavoratore (partito con ampio anticipo) di arrivare in orario sul posto di lavoro. Nessuna penale per chi danneggia lavoratori e studenti? Possono fare tutto? Possono mettere cantieri e anche comunicazioni ingannevoli?”
Stamattina (il post è di venerdì) alle 10 c’erano tre classi senza docente (i docenti erano bloccati in autostrada, anche se partiti con ampio anticipo, a causa di una informazione distorta). Ovviamente i colleghi e i collaboratori scolastici si sono occupati delle classi, ma non è questo il punto. Il punto è che qui ci sono i RESPONSABILI di quanto accaduto. Senza neppure una penale, possono fare ciò che vogliono. Lo fanno da sempre. Ma non è detto che debba essere PER SEMPRE” conclude Ottonello.