Sanità - 11 marzo 2023, 17:44

Violenza e aggressioni agli operatori sanitari, il 12 marzo è la giornata di educazione e prevenzione

Nei primi due mesi del 2023 in ASL 3 sono già stati denunciati 25 casi, al Galliera 3 e al San Martino 10, mentre in ASL 4 sono 25. In corso la riattivazione dei presidi di polizia negli ospedali

Sono oltre 500 le aggressioni fisiche e verbali subite dagli operatori sanitari liguri nel 2022 mentre nei primi due mesi del 2023 si è già arrivati a quota 65. Domani, domenica 12 marzo, si celebra la ricorrenza della Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari, approvata e istituita dalla legge 113 del 14 agosto 2020. La pandemia e le sue gravi conseguenze, sia in termini sanitari che sociali, hanno acuito ulteriormente il fenomeno. I dati delle aggressioni arrivano dal monitoraggio delle Aziende Sanitarie Locali e Ospedaliere. 

"Siamo convinti che servano certamente norme più severe per chi compie aggressioni rivolte contro gli operatori sanitari che ogni giorno lavorano con abnegazione per assistere e curare le persone in situazioni di fragilità – commentano il Presidente Giovanni Toti e l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola – Chi si rende responsabile di reati contro questi professionisti non fa altro che favorire il loro allontanamento da contesti emergenziali come il pronto soccorso con il rischio di un ulteriore impoverimento del sistema sanitario regionale. Tutti, ciascuno nel proprio ruolo, devono contribuire ad un'attività di formazione e informazione tra gli operatori e i cittadini. Se da un lato le aziende sanitarie e gli ospedali devono impegnarsi ad offrire il miglior percorso di cura possibile dall'altro il cittadino deve comprendere che in particolari condizioni di sovraccarico e stress dei sistemi emergenziali possano esserci dei rallentamenti delle procedure che non dipendono da mancanze del personale sanitario ma da situazioni contingenti". 

La Liguria, come del resto anche le altre Regioni italiane, ha da tempo a cuore il problema. Già nel 2020 era stato predisposto un documento, con l’obiettivo di raccogliere le esperienze, produrre linee guida e protocolli da adottare negli ospedali e nelle Aziende Sanitarie per affrontare, contenere e prevenire le aggressioni. E’ stato creato pertanto un protocollo uniforme e condiviso. 

Il Centro per la Gestione del Rischio Sanitario e la Sicurezza del Paziente, istituito nel 2022 in Alisa ai sensi della legge Gelli – aggiunge il Direttore generale di Alisa Filippo Ansaldi - ha individuato come priorità la revisione del documento, già predisposto nel 2020, aggiornandolo alle recenti disposizioni di legge e Decreto del Ministero della Salute, dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Il documento, licenziato nella sua forma definitiva a febbraio 2022, ha per oggetto la definizione delle strategie strutturali, tecnologiche organizzative e comportamentali, finalizzate alla prevenzione e alla gestione delle manifestazioni di violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari”.

Agenas, Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, ha poi avviato una raccolta dati sul fenomeno che nelle varie Regioni italiane, avviene in maniera estremamente eterogenea.

Anche i dati provenienti nella nostra Regione risentono ancora di questa difformità, ma hanno comunque un valore indicativo e si riportano come segue:

ATTI DI VIOLENZA (FISICA O VERBALE) A DANNO DI OPERATORI SANITARI - 

 
AZIENDA - SEGNALAZIONI 2022  - SEGNALAZIONI GENNAIO FEBBRAIO 2023
Asl1 44 0

Asl2 54 2

Asl3 79 13

Asl4 79 25

Asl5 46 12

GALLIERA 26 3

EVANGELICO 6 0

SAN MARTINO 202 10

TOTALE 536 65

Ad oggi, non è possibile fare un raffronto con gli anni precedenti. In assenza di un flusso informatico strutturato per la raccolta dati, almeno per questa annualità, AGENAS ha proceduto in maniera ‘esplorativa’, anche al fine di capire come si stanno orientando le Regioni nella rilevazione di questo fenomeno e nell’ottica di costruire, per il futuro, un set di indicatori e informazioni standard, che dovranno poi confluire in una piattaforma informatica accessibile a tutte le Regioni.
Dopo il periodo pandemico, durante il quale per varie ragioni è stato necessario chiudere o limitare i posti di polizia presso le strutture ospedaliere, è ripreso il processo di attivazione che al momento attuale è riassunto nello schema seguente. 

POSTI DI POLIZIA

ASL 3
Ospedale Villa Scassi – Genova Sampierdarena
Servizio di vigilanza attiva privata notturna al pronto soccorso; servizio vigilanza attiva diurna in tutta la struttura ospedaliera. Prevista la prossima istituzione di un posto di polizia con orario 8.00-20.00 con l’impiego di agenti della Polizia di Stato e della Polizia Locale.

ASL 4
Da inizio febbraio 2023 è attivo il presidio fisso di vigilanza, affidato a una ditta privata, ubicato presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Lavagna con priorità di intervento sulle strutture Pronto Soccorso, Spdc e Dipendenze e comportamenti d’abuso, ma di supporto anche altre strutture del polo. 
Il presidio è attivo:
- nei giorni feriali, dalle ore 13.30 alle 7.30
- sabato, domenica e festivi, 24 ore su 24
Rimangono attivi anche i pulsanti anti-aggressione in dotazione ai reparti.

GALLIERA
Posto di polizia Galliera aperto dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 19

SAN MARTINO
Il Posto di polizia è attivo H12 dalle ore 7:00 alle ore 19:00, 6 giorni su 7, festivi e domeniche esclusi. E’ presente un agente che può essere un poliziotto della Polizia di Stato oppure un agente della Polizia Municipale. 

Redazione


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