E’ stato ribaltato dalla Corte d’Appello di Genova il giudizio di primo grado per la collocazione a filo banchina della Torre Piloti, crollata il 7 maggio 2013 provocando la morte di 9 persone.
Sono stati infatti tutti assolti gli imputati nel processo cosiddetto del filone Bis perché "il fatto non costituisce reato".
In primo grado era stato condannato a tre anni l'ammiraglio Felicio Angrisano, ex comandante della Capitaneria di Porto di Genova. Oltre a lui erano state condannate altre sei persone tra ex progettisti, datori di lavoro e dirigenti che approvarono il progetto.
Cinque invece erano gli assolti.
Il processo sulla costruzione era nato grazie alla tenacia della mamma di Giuseppe Tusa, una delle vittime. La procura aveva inizialmente chiesto l'archiviazione ma la donna si era opposta e il gip aveva ordinato al pm nuovi accertamenti.
Alla notizia dell'assoluzione, la donna si lasciata andare alla rabbia contro i giudici per le assoluzioni.
Il filone principale sul crollo era arrivato già alla sentenza definitiva. Era stato assolto il pilota del porto Antonio Anfossi (in primo grado era stato condannato a quattro anni) ed erano state confermate le assoluzioni per Giampaolo Olmetti, comandante d'armamento, e per il terzo ufficiale Cristina Vaccaro. Gli Ermellini avevano però ordinato la riduzione delle pene per il comandante della Jolly Nero Roberto Paoloni, per il primo ufficiale della nave Lorenzo Repetto e per il direttore di macchina Franco Giammoro.
Il 6 maggio si tornerà in aula, davanti alla Corte d’Appello di Genova, sempre per il processo riferito alle responsabilità di chi guidava la nave.
Il comandante Paoloni, in secondo grado, era stato condannato a 9 anni e 11 mesi, Repetto a 8 anni e sei mesi e Giammoro a 7 anni.