“In Liguria il 40 per cento degli edifici scolastici è considerato vetusto, cioè costruito prima delle normative sull’edilizia scolastica a Genova abbiamo 90 edifici su 290 costruiti prima del 1900 con ben altri scopi e funzioni e riadattati a scuole. Il 35 per cento è privo delle varie certificazioni di agibilità. Il 10per cento è in aree esondabili. La scuola ogni giorno lotta per sanare falle e tamponare disfunzioni e i nostri giovani, che sono il nostro futuro, si ritrovano spesso a studiare in edifici fatiscenti, come sta succedendo in questi giorni all’istituto Ariosto, dove i soffitti cadono a pezzi a causa delle infiltrazioni e diverse aule sono inagibili.
Il Comune di Genova invece di intervenire tempestivamente su questo come su altri edifici scolatici, rimanda la manutenzione straordinaria e l’efficientamento energetico della scuola Ariosto al Piano triennale dei lavori pubblici 2023-2025 per l’annualità 2024, facendo slittare di altri due anni lavori che aveva già programmato nel 2022, senza nessuna garanzia che la data indicata venga rispettata.
La cifra prevista per il 2024 è pari a un milione di euro circa, poco meno di quella che, con una delibera al Fondo strategico Regionale 2023, la Giunta ha stanziato per trasformare la facciata del Teatro Nazionale di Genova in un sipario. A questo punto la Regione, anziché finanziare un intervento che non incide minimamente sulle attività del teatro, ma che è solo un intervento estetico e architettonico, potrebbe pensare di dirottare quella cifra per la riqualificazione della scuola Ariosto, per garantire agli studenti un luogo di studio sicuro e salubre, perché non possiamo pensare di occuparci dell’estetica della cultura dimenticandoci invece della sostanza: la formazione dei nostri giovani, che non devono fare lo slalom tra le classi per evitare intonaci cadenti e infiltrazioni”, così il consigliere regionale del Partito Democratico Pippo Rossetti che presenterà un’interrogazione in consiglio regionale.