Municipio Ponente - 09 marzo 2023, 16:12

Pra’, la sezione Anpi ricorda le donne nella Storia, in occasione della Giornata Internazionale

Appuntamento sabato, alle ore 16,30, presso la sede di piazza Bignami. L’iniziativa è stata messa a punto da Letizia Mantelli e Chiara Parodi e vede coinvolte le scrittrici Manuela Monaco e Sara Tassara

Nilde Iotti rimase orfana di padre quando aveva solamente 14 anni, si trovò in grandissime difficoltà economiche, ma riuscì comunque a studiare grazie al suo talento e alle borse di studio. Partecipò alla Resistenza come staffetta partigiana, entrò in politica, divenne membro dell’Assemblea Costituente e fu la presidente della Camera dei Deputati rimasta in carica più a lungo nella storia della Repubblica Italiana: 12 anni e 307 giorni. Ma, soprattutto, fu la prima donna a ricoprire la terza carica dello Stato.

Tina Anselmi, finita pure lei in povertà, studiò in un collegio delle suore, assistette a impiccagioni e rastrellamenti durante la Seconda guerra mondiale, abbracciò la Resistenza, divenne staffetta partigiana con il nome di Gabriella, si laureò e fece l’insegnante, poi si occupò di questioni sindacali fino all’ingresso in politica: il 29 luglio del 1976 entrò a far parte del Governo Andreotti III. Ma, soprattutto, fu la prima donna a diventare ministro nella storia della Repubblica Italiana.

Di questi due grandi esempi e di molte altre donne, dal Medioevo in poi, si parlerà sabato 11 marzo, dalle ore 16,30, presso la sede di Anpi Pra’, in piazza Bignami 3, nella delegazione del Ponente genovese.

L’iniziativa, intitolata ‘Una vita per la libertà: donne di ieri, oggi e domani’ è organizzata dalla sezione praese dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani (una delle più attive sul territorio) e rientra nell’ambito della Giornata Internazionale per i Diritti della Donna. Il pomeriggio, a ingresso libero per tutta la cittadinanza, sarà a base di racconti, di riflessioni, di letture e di musica, con un singolare e simbolico ponte tra vecchie e nuove generazioni, grazie alle idee delle persone che hanno reso possibile tutto questo.

Un evento tutto al femminile concepito da Letizia Mantelli, vice presidente di Anpi Pra’, e da Chiara Parodi, componente del direttivo della sezione, al quale sono state invitate le scrittrici e blogger Manuela Monaco e Sara Tassara, il cui impegno sui temi sociali, e in particolar modo sui diritti delle donne, è completo, convinto e costante.

“Come sezione Anpi - racconta Letizia Mantelli - abbiamo pensato a un evento in presenza per commemorare la Giornata Internazionale per i Diritti delle Donne, lanciando un messaggio che deve partire da noi e deve arrivare alle nuove generazioni. Infatti, per sabato pomeriggio abbiamo invitato e coinvolto anche bambine e bambini, proseguendo un filone che come sezione ci vede molto impegnati e partecipi pure nelle scuole”.

Letizia Mantelli farà un excursus sulla condizione della donna nelle varie epoche storiche, mentre Manuela Monaco (che tra l’altro è anche coatrice dello spettacolo ‘Resistenze, femminile plurale’, dedicato alle donne nella Resistenza e che sarà riproposto nel mese di aprile per le scuole di Pegli, Pra’ e Voltri) e Sara Tassara hanno preparato alcuni testi appositamente per questo evento.

“Il filo conduttore - prosegue Letizia Mantelli - sono tre parole: sacrificio, fatica e responsabilità. Mi pare che siano una buona sintesi di quanto hanno fatto le donne nella Storia”. Tutto il pomeriggio praese sarà accompagnato da canzoni eseguite dal vivo. Nel frattempo, Anpi Pra’ prosegue la sua attività in direzione del 25 aprile, anniversario della Liberazione dell’Italia. Il prossimo 21 aprile ci sarà il consueto corteo antifascista lungo le strade della delegazione con gli studenti dell’Istituto Comprensivo Pra’ e, sempre in collaborazione con la scuola, ecco anche la Borsa di studio intitolata alla memoria dei fratelli Cervi. Con una conferenza, con un racconto, con una lettera, con una canzone, con le persone giuste al momento giusto: l’importante è sempre che il ricordo continui a viaggiare, perché certi valori con cui un intero paese è cresciuto non vengano mai a mancare.