Politica - 07 marzo 2023, 18:22

Pannelli fonoassorbenti in autostrada, il Pd tuona: "Inaccettabile rimandare i lavori al 2029"

I consiglieri regionali Arboscello e Rossetti invitano la Giunta a pretendere una revisione dei tempi: "Ne va della salute dei cittadini"

Mentre i cittadini sono costretti a vivere tra rumori assordanti e polveri inquinanti, la Giunta a un’interrogazione sul riposizionamento dei pannelli fonoassorbenti nei tratti Varazze/Albisola, Savona/Albisola e il nodo autostradale genovese in A7 e A 10, risponde che i lavori avranno inizio, prevedibilmente, a fine 2028 e in alcuni casi nel 2029 e ci sono 7 km di tratto genovese che non hanno ad oggi progettazione. Parliamo di ancora 5-6 anni di attesa, nel migliore dei casi, un tempo inaccettabile. Chi vive nei tratti in cui nel 2019 sono stati rimossi i pannelli non possono continuare a subire questo disagio per ancora tutto questo tempo. La Giunta dimostra ancora una volta di non interessarsi, se non a parole, ai bisogni dei cittadini, perché nei fatti assistiamo sempre e solo a una procrastinazione: avevamo infatti presentato un’interrogazione anche un anno fa e anche allora i tempi previsti erano assurdi ma si prevedeva il termine entro il 2025, oggi questo termine è stato spostato al 2028, o oltre”, così i consiglieri regionale del Partito Democratico Roberto Arboscello e Pippo Rossetti dopo la risposta in aula alle loro interrogazioni sull’installazione delle barriere fonoassorbenti in autostrada a Savona e Genova.

Il territorio savonese è già fortemente penalizzato e questo cronoprogramma con i primi cantieri che finirebbero nel 2026 e gli ultimi che partirebbero a fine 2028 è irricevibile. Come lo è anche per i tratti autostradali genovesi dove se in alcuni casi si parla di 2024 o 2025, per altri, come nella A7, si parla del 2029. I dati delle rivelazioni Arpal a Genova dimostrano che in modo continuativo sono stati sforati i limiti per l'inquinamento dell'aria previsti per legge e ci risulta incredibile che Società Autostrade non comprenda che siamo di fronte a una vera emergenza sanitaria con danni gravi sulla qualità della vita delle persone. In molti caseggiati non si riesce a dormire neanche con le finestre chiuse. Pretendiamo che la Regione chieda al concessionario di rivedere questi tempi. Ne va della salute dei cittadini”, concludono Arboscello e Rossetti.

Comunicato stampa


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