Ispezionare tutti gli impianti fotovoltaici superiori a 500 kilowatt in Italia e creare un database che fornisca informazioni e offra dati aggregati. Una sfida che parte da un’azienda ligure, Wesii, con destinazione Italia e i suoi circa 3 mila impianti già ispezionati. Un progetto unico nel suo genere, capace di dare una svolta nell’industria del fotovoltaico, con voli di drone e aereo termografici in grado di individuare anomalie restituendo lo “stato di salute” di ciascun impianto. Basti immaginare quanto possa essere difficoltoso acquisire manualmente i dati dai pannelli di un impianto: posizione, disposizione, quantità dei singoli pannelli. Un’attività lunga sui tempi e rischiosa per i tecnici.
Con un volo di un drone specializzato, “intelligente” quanto basta si possono anche catturare informazioni determinanti come i numeri di serie di ogni pannello, rilevare regolarità e corretto funzionamento di ogni pannello diventa un’operazione completamente digitale e veloce da scaricare a terra. E in Wesii lo slang è proprio: “volare gli impianti”. Quello che è diventato il core-business dell’azienda chiavarese è compreso anche nella necessità italiana di efficientare l’esistente rete fotovoltaica individuandone limiti e potenzialità. Come per l’operazione Wesii a Genova sul fotovoltaico: analizzare i tetti degli 87 mila edifici della città, sapere se sono energivori o efficienti. Conoscere a fondo le condizioni dei 3500 impianti già esistenti in città, anche per ragionare di comunità energetiche.
Le sfide ci sono tutte e la rilevazione termografica è un’eccellenza tutta italiana. Pardon: ligure. Ad oggi, non vi sono progetti al mondo di ispezione termografica del fotovoltaico a livello nazionale e soprattutto non vi è una “fotografia” completa degli attuali impianti . “Creare un database delle informazioni di ciascun pannello è un progetto unico e ambizioso- ci dice Mauro Migliazzi ceo di Wesii- e offrirà dati indispensabili per lo sviluppo delle energie rinnovabili in Italia. Il core business della nostra azienda, senz’altro ma anche un’azione di vero e proprio interesse pubblico”.
Sara Tagliente