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Economia | 02 marzo 2023, 13:25

L'economia naviga a vista, il report degli indicatori economici di Confindustria

Presentato il report relativo al 2022 e le previsioni per il 2023

L'economia naviga a vista, il report degli indicatori economici di Confindustria

Si naviga a vista. Il report sugli indicatori economici stilato dal centro studi di Confindustria sull'ultimo semestre del 2022 e le previsioni per il 2023, rappresenta un quadro di tenuta dell'economia nonostante le aspettative al ribasso dovute al costo dell'aumento della produzione industriale. 

La realtà economica racconta un'economia al rialzo con un pil in crescita rispetto a Francia e Germania. Il discorso vale analogamente per le imprese genovesi che hanno tenuto grazie ai cosiddetti fattori di resilienza come il prezzo di gas e petrolio in discesa. Si naviga a vista però, dicevamo, questo perché non vanno sottovalutati i fattori di instabilità che portano le aziende a operare nell'incertezza. Tra questi l'aumento dei prezzi di metalli e semi-lavorati.

Un'incertezza a cui le aziende sono abituate, tanto da essere definita nello studio "normale". A cosa è dovuta? Sicuramente negli ultimi tre anni una scure sull'economia si è abbattuta a causa della pandemia prima e della guerra in Ucraina poi. Pesano anche la Brexit, la crisi europea del gas, ma anche i fattori climatici, come gli incendi negli Stati Uniti del 2020 o il terremoto in Giappone dello scorso anno. Fattori che hanno portato a un rimbalzo della produzione italiana in calo tra settembre e novembre, ma in rialzo a dicembre. Tra i settori che hanno risentito meno del calo quello manifatturiero, mentre risulta in contrazione il settore delle forniture energetiche.

La riduzione del prezzo del gas e l'aumento di quello dei prodotti non-energy non fa scendere i consumi, che tengono così a bada l'inflazione. Per le aziende, come abbiamo approfondito in questo articolo, è aumentata la difficoltà a reperire personale.

L'andamento generale, rispetto alle previsioni apocalittiche tuttavia è positivo, sia in Italia che a Genova, dove il fatturato delle aziende è influenzato dall'aumento dei prezzi. A tenere è il mercato interno, mentre calano gli ordini dall'estero, da dove arrivano le principali difficoltà. Gli scambi sono infatti in contrazione in particolare per quanto riguarda il settore metalmeccanico, che a Genova significa principalmente Ansaldo Energia, con un calo della produzione del 9 per cento.

Tra i servizi, buoni risultati dalla logistica (terminal operator su tutti, nonostante la performance poco brillante del porto) e dal turismo, ma non mancano i segnali di rallentamento.

In allegato le slide.

Files:
 indicatori economici 2mar def (549 kB)
 Slide Conferenza Stampa 2mar DEF (723 kB)

Francesco Li Noce

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