/ Economia

Economia | 27 febbraio 2023, 17:33

Commercio in crisi, a Genova persi mille negozi in dieci anni

I dati di Confcommercio: fuori dal centro storico il numero di attività è passato dai 5173 del 2012 ai 4102 del 2022. A pesare non solo covid e guerra

Commercio in crisi, a Genova persi mille negozi in dieci anni

Scure sul commercio di Genova che in dieci anni ha perso circa trecento negozi al dettaglio in centro storico e un migliaio nelle altre zone della città.

Secondo l'analisi dell'ufficio studi di Confcommercio, basato sui dati del Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne, dal 2012 a oggi le imprese che si occupano di commercio al dettaglio in centro storico sono passate da 1673 alle 1386 censite a giugno 2022. Un declino che va avanti da anni, - già nel 2019 i negozi al dettaglio in centro storico erano scesi a 1545 - ma accentuato dalla pandemia e dalla crisi energetica dovuta allo scoppio della guerra in Ucraina.

Per quanto riguarda le imprese al di fuori del perimetro del centro storico, il dato sulle chiusure si fa più netto. Dal 2012 le attività al dettaglio sono passate da 5173 a 4102. Dal 2019 al 2022 hanno chiuso i battenti 300 aziende.

Tra le attività più colpite, in centro storico quelle che vendono prodotti alimentari e bevande, prodotti per uso domestico, chi vende articoli culturali, come i libri. In questo caso da giugno 2012 il centro storico ha perso 65 negozi.

Situazione simile fuori dalle antiche mura dove si piange la perdita di attività legate alla vendita di alimentari e bevande, tabaccai, distributori di benzina - passati da 141 a 83 - e negozi che vendono articoli culturali.

Per quanto riguarda hotel, bar e ristoranti, in questo caso il settore nel centro storico è in crescita rispetto al 2012, quando si contavano 901 attività. Nel 2022 il numero di imprese è salito a 952, ma rispetto al 2019, quindi pre covid sono state perse 24 attività.

Fuori dal centro storico il calo rispetto al 2019 è più netto: le strutture ricettive sono diminuite da 1994 a 1936. Nel 2012 erano 1947.

L’Italia nel complesso

Tra il 2012 e il 2022 sono sparite, complessivamente, oltre 99mila attività di commercio al dettaglio e 16mila imprese di commercio ambulante; in crescita alberghi, bar e ristoranti (+10.275); nello stesso periodo, cresce la presenza straniera nel commercio, sia come numero di imprese (+44mila), sia come occupati (+107mila) e si riducono le attività e gli occupati italiani (rispettivamente -138mila e -148mila).

Le città

Concentrando l’analisi sulle 120 città medio-grandi, la riduzione di attività commerciali e la crescita dell’offerta turistica risultano più accentuate nei centri storici rispetto al resto del comune, con il Sud caratterizzato da una maggiore vivacità commerciale rispetto al Centro-Nord.

Il tessuto commerciale nei centri storici

Cambia anche il tessuto commerciale all’interno dei centri storici con sempre meno negozi di beni tradizionali (libri e giocattoli -31,5%, mobili e ferramenta -30,5%, abbigliamento -21,8%) e sempre più servizi e tecnologia (farmacie +12,6%, computer e telefonia +10,8%), attività di alloggio (+43,3%) e ristorazione (+4%).

Desertificazione commerciale

La modificazione e la riduzione dei livelli di servizio offerto dai negozi in sede fissa confina con il rischio di desertificazione commerciale delle nostre città dove, negli ultimi 10 anni, la densità commerciale è passata da 9 a 7,3 negozi per mille abitanti (un calo di quasi il 20%). Per evitare gli effetti più gravi di questo fenomeno, per il commercio di prossimità non c’è altra strada che puntare su efficienza e produttività anche attraverso una maggiore innovazione e una ridefinizione dell’offerta. E rimane fondamentale l’omnicanalità, cioè l’utilizzo anche del canale online che ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi anni, con le vendite passate da 16,6 miliardi nel 2015 a 48,1miliardi nel 2022. Elemento, questo, che ha contribuito maggiormente alla desertificazione commerciale ma che rimane comunque un’opportunità per il commercio “fisico” tradizionale.

Francesco Li Noce

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium