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Gen Z - il mondo dei giovani | 26 febbraio 2023, 09:30

Gen Z - il mondo dei giovani - Art Battle: un’opportunità per i giovani artisti

Il racconto di Olga Timganova, vincitrice della gara di pittura dal vivo che si è svolta Giardini Luzzati

Gen Z - il mondo dei giovani - Art Battle: un’opportunità per i giovani artisti

Nei mesi di gennaio e febbraio i Giardini Luzzati di Genova hanno ospitato l’Art Battle, un evento in cui artisti da tutta Italia si sfidano in una gara di pittura dal vivo. Gli artisti in questione, durante la competizione, devono disegnare su una tela per un periodo di tempo che va dai 20 ai 30 minuti. Il vincitore della gara verrà decretato dal pubblico in base al maggior numero di voti che prenderà.

La competizione è molto celebre tra gli appassionati d’arte, e in molti la stavano aspettando. È un’ottima opportunità per mostrare le loro capacità artistiche direttamente dal vivo e per interagire con persone che condividono la stessa passione.

Inoltre, l’Art Battle offre anche la possibilità di scoprire nuovi talenti e anche di acquistare le opere d’arte che vengono presentate.
Possiamo definire l’Art Battle un evento interattivo, poiché è proprio il pubblico il giudice della competizione.

La promozione della cultura tra i ragazzi genovesi è importante, e i Giardini Luzzati sono un ottimo esempio quando si parla di attività ricreative o competizioni di questo genere, dato che organizzano molto spesso iniziative come queste.

Ho avuto l’opportunità di intervistare proprio la vincitrice dell’Art Battle di quest’anno: la giovane artista russa Olga Timganova, che ha conquistato il pubblico presente.

Come hai vissuto l’esperienza dell’Art Battle?

Mi sentivo emozionata, come forse si sentono gli attori prima di salire sul palco. Sapevo di avere un buon livello di tecnica di disegno e questo mi ha dato una certa fiducia nel risultato. Quello che mi ha motivato inizialmente a partecipare è stato il divertimento: far divertire gli amici che venivano a trovarmi e fare nuove amicizie nella vita artistica di Genova. Apprezzo molto che tali eventi internazionali si svolgano a Genova e spero che ce ne saranno altri in futuro”.

Quando e per quale ragione hai deciso di approcciarti al mondo dell’arte?

Sono sempre stata attratta dall’arte. All’età di 10 anni ho chiesto a mia nonna un libro sul disegno di un ritratto e ho iniziato a studiarlo. Poi sono andata alla scuola d’arte. Mio nonno, attraverso la poesia, la musica classica e la letteratura, ha sviluppato in me un sottile senso del mondo. Poi, di fronte a problemi da cui nessuno è risparmiato, l’arte mi ha aiutato a vivere le emozioni, trasformarle e trovare armonia, e ora l’arte è diventata il mio stile di vita.”

C’è una figura particolare a cui ti ispiri?

È molto difficile sceglierne uno in particolare. Ma se comincio a elencare tutti quelli che mi ispirano, si può scrivere un libro. Mi ispiro sia ai classici che agli artisti contemporanei. Ad esempio mi piacciono i chiaroscuri di Caravaggio e il modo in cui William-Adolphe Bouguereau ha dipinto la pelle. Modigliani per la sua attitudine all’aspetto del modello, pittori russi per la loro tavolozza di colori, icone bizantine per il loro fascino speciale di pace e maestà. Lucian Freud per la sua franchezza, Spencer Tunick per il suo atteggiamento nei confronti del corpo, Yulia Bas per composizione e stile, Sarazhin Denis, José Tapiró, Andrew Wyeth, Zack Zdrale, Tang Wei Min... alcuni ispirano con la loro tecnica, altri con la filosofia e l’umore. Penso che in un certo senso qualsiasi artista, nonostante la sua unicità, sia un riflesso della sua epoca. Tutto ciò che vedo mi colpisce, compresi gli artisti”.

Gaia Uccheddu

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