Politica - 24 febbraio 2023, 19:31

Celebrata oggi la "Giornata di solidarietà per la pace" a un anno di distanza dall'inizio della guerra in Ucraina

Toti "La speranza di tutti noi è che questa guerra possa finire il prima possibile, restituendo la pace al popolo ucraino e a tutta l'Europa”

Si è celebrato oggi il triste primo anniversario della guerra in Ucraina, con una  iniziativa organizzata oggi dalla comunità ucraina ligure e dell’Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea, in collaborazione con Regione e Comune di Genova, per ricordare i dodici mesi di conflitto.

“È passato un anno dallo scoppio della guerra in Ucraina, un conflitto che ha portato sofferenze, distruzione, centinaia di migliaia di morti e di persone in fuga dal proprio Paese. La nostra posizione rimane la stessa di un anno fa: siamo a fianco del popolo ucraino, la loro è una battaglia per tutta l’Europa”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a margine della “Giornata di solidarietà per la pace”.

E aggiunge “Iniziative come quella di questa sera, che permette di ascoltare le testimonianze dirette delle persone che hanno sofferto per la guerra e delle tante realtà liguri che si sono impegnate nell’accoglienza dei profughi, sono occasioni preziose per ribadire ancora una volta la nostra vicinanza e solidarietà all’Ucraina – continua il presidente – La speranza di tutti noi è che questa guerra possa finire il prima possibile, restituendo la pace al popolo ucraino e a tutta l'Europa”.

In contemporanea con il momento di raccoglimento condiviso con la cittadinanza e la comunità ucraina tenutosi in piazza De Ferrari, il maxischermo del Palazzo della Regione ha mostrato i nomi di una ventina tra le città più colpite dai bombardamenti: Mariupol, Kharkiv, Kherson, Bucha e tante altre località, grandi e piccole, ormai da un anno tristemente al centro delle cronache di guerra. Anche la fontana di piazza De Ferrari ha reso omaggio all’Ucraina, tingendosi dei colori giallo – blu della bandiera. A seguire, nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, spazio alle parole e ai racconti di chi ha vissuto e sta ancora vivendo gli effetti del conflitto, oltre a quelle dei liguri impegnati nell’accoglienza e nella solidarietà.

Fin dai primi giorni dopo l’invasione russa, la Liguria ha messo a disposizione le sue strutture e le sue professionalità per aiutare le persone in fuga dall’Ucraina. Dall’inizio dell’emergenza, le Asl hanno preso in carico circa settemila profughi, di cui poco meno della metà nel territorio dell’Asl3. La Regione ha anche messo a disposizione ventinove alloggi Arte (otto a Savona, venti a Genova e uno a Chiavari) che ospitano settantacinque persone. Al momento, nella struttura Santa Dorotea (gestita dalla Protezione civile regionale in stretto contatto con la Prefettura di Genova) sono ospitati sessanta profughi, inclusi venti bambini in cura al Gaslini e i loro familiari.

Redazione


Vuoi rimanere informato sulla politica di Genova e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 348 0954317
- inviare un messaggio con il testo GENOVA
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
LaVocediGenova.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP GENOVA sempre al numero 0039 348 0954317.