Quattro e non sei mesi di deroga per i mezzi commerciali che accedono in area 1 e accessi limitati per chi possiede auto inquinanti. Il sindaco Marco Bucci aggiunge nuovi dettagli sul testo definitivo dell'ordinanza anti smog che sarà firmata questo pomeriggio dopo settimane di trattative con la Regione, le associazioni di categoria, su tutti gli operatori commerciali, ma anche quelle ambientaliste, come Legambiente, che come ha detto lo stesso sindaco rimprovera l'amministrazione di non essere abbastanza severa nell'adottare il provvedimento.
“Mettetevi nei miei panni tra chi dice che non siamo severi abbastanza e chi dice 'non ho i soldi per comprare una macchina', cosa deve fare un sindaco?”, ha dichiarato Bucci a margine di una conferenza stampa.
“Stiamo facendo la cosa giusta, - ha aggiunto - stiamo muovendo la città in un percorso più fruttuoso, ma per farlo bisogna fare in modo che tutti possano arrivarci, sennò è un problema grosso. Stiamo aiutando tutti per arrivarci”.
Il modello dell'ordinanza, che prevede la suddivisione della città in due aree, la 1 in centro con regole più stringenti e la 2 con deroghe per i mezzi commerciali che non avranno limitazioni, è quello adottato dal Comune di Milano. Proprio nella città meneghina la famiglia Bucci è stata 'vittima' della ztl, un paradosso che lo stesso primo cittadino spiega per rendere l'idea su come in altre città siano stati adottati provvedimenti nettamente più severi.
“Ieri sera sono arrivato a casa molto tardi da Roma e ho trovato sulla scrivania una lettera del Comune di Milano che ha multato mio figlio per essere entrato in zona B, dove gli euro 5 sono sotto ordinanza. Lì ci sono venticinque accessi per i residenti, cinque accessi per i non residenti nel primo anno e dopo il secondo non c'è più possibilità di accesso. Milano è molto più inquinata di noi, è un grosso vantaggio per Genova, ma il mondo sta andando in quella direzione. La cosa importante sono gli accessi limitati per chi non ha le automobili di un certo livello, questo lo faremo anche noi non appena avremo la digitalizzazione completa del traffico. È molto positivo secondo me perché dà a tutti la possibilità a tutti di arrivare con gradualità all'obiettivo finale”.
Bucci ha fatto riferimento alle rimostranze di Legambiente sul documento che sarà firmato nel pomeriggio. Santo Grammatico, presidente regionale dell'associazione, contattato dal nostro giornale spiega che “L'ordinanza è doverosa. Diciamo che siamo delusi da certi esponenti politici che cadono dal pero parlando di un'ordinanza fatta di sorpresa, con scarso preavviso. Noi di Legambiente ci occupiamo della questione da molto tempo e posso assicurare che saranno almeno 10 anni che viene suggerita l'idea di ridurre il traffico di mezzi euro 1 benzina ed euro 3 diesel”.
Aggiunge “Avremmo chiesto anche qualcosa di più restrittivo. L'importante è che non succeda che una volta fatta la legge si trovi l'inganno, in un fiorire di deroghe ed eccezioni. Genova è molto indietro riguardo alla gestione del traffico urbano, con problematiche di qualità dell'aria, di congestione del traffico, di carenza di spazi, di incidenti. L'ordinanza deve essere unita a un'implementazione del trasporto pubblico, della mobilità dolce e sostenibile”.
Conclude Grammatico “Chiariamoci, non siamo contro al trasporto, anche privato, la mobilità è un diritto e una necessità. Ma deve passare una nuova idea di mobilità, meno onerosa in termini ambientali, per una città più vivibile. A mio parere, la prospettiva è quella non più del motore pro capite, ma della condivisione, dello sharing”.