La mozione sulla modifica del regolamento degli artisti di strada approda in consiglio comunale con le interrogazioni presentate questo pomeriggio dall'opposizione rivolte all'assessora al commercio Paola Bordilli, che si è trovata a rispondere ai 54 presentati dai consiglieri MariaJose Bruccoleri (Genova Civica), Francesca Ghio (Lista Rossoverde) e Fabio Ceraudo (Movimento 5 Stelle).
I tre, preoccupati per gli effetti della mozione voluta dalla Lega in Municipio Centro Est, che l'ha approvata a inizio febbraio hanno chiesto a Bordilli rassicurazioni su eventuali passaggi in consiglio comunale che potrebbero confermare le modifiche che, da parte degli artisti di strada vengono percepite come un tentativo da parte della maggioranza di spegnere l'arte nel centro storico.
Ieri gli artisti hanno incontrato l'assessora al commercio, un incontro definito da Francesca Ghio “a porte chiuse”, una definizione respinta da Bordilli che però nei nove minuti di intervento non è scesa nei dettagli né sui contenuti della riunione di ieri pomeriggio, né sull'eventuale passaggio in Comune della mozione approvata in Municipio.
“L'arte di strada ha valore culturale, sociale educativo, va incoraggiata e sostenuta, - ha premesso l'assessora - Genova ha un regolamento che non pone vincoli particolari come succede in altre città, questo comporta il fatto che, per esempio nei giorni scorsi alcuni artisti sono venuti da Milano a suonare a Genova”.
Bordilli ha però spiegato la mozione approvata in Municipio deriva da una richiesta di alcuni cittadini. “Il Municipio è il primo ente a cui i cittadini si rivolgono, - ha spiegato - è corretto che riporti richieste che riguardino il singolo territorio. Nella mozione il Municipio ha dato parola a diverse richieste che come Comune dobbiamo validare e analizzare”.
Sull'incontro di ieri pomeriggio con gli artisti di strada, l'assessora ha auspicato che il tavolo possa riunirsi più spesso, instaurando così un dialogo con i rappresentanti della cultura. “Si può lavorare su un regolamento che è valido, ma che si può migliorare, - ha detto Bordilli – ieri abbiamo iniziato un dialogo doveroso, sono stati portati diversi spunti e stimoli. Ci è stato anche chiesto un maggiore controllo, su questo mi sono già confrontata con il mio collega Sergio Gambino (assessore a sicurezza e polizia locale, ndr) – ma non mi piace parlare dell'arte di strada solo in termini di controlli, l'arte è anche libertà”.
L'assessora ha concluso l'intervento promettendo “un confronto sereno e costruttivo, con l'impegno di una interpretazione dell'articolo 5 che spieghi meglio l'ora che gli artisti hanno per esibirsi e per quanto riguarda la traduzione del regolamento. Ci rivedremo tra un mese per confrontarci sugli spunti in perfetta sintonia”.
Come detto la spiegazione dell'assessora non ha convinto i consiglieri di minoranza. “Nei nove minuti l'assessora non ha spiegato se l'amministrazione intenda modificare o no il regolamento, in questa città non si può dare che visione abbia la giunta sulla cultura”, ha replicato MariaJose Bruccoleri.
“La giunta spieghi se l'amministrazione vuole modificare o no il regolamento, perché gli artisti di strada non lo vogliono”, le ha fatto eco Francesca Ghio.
“Si registra la mancanza di un assessore alla cultura che prenda decisioni chiare e tonde, se si vuole modificare il regolamento il posto giusto è quest'aula con delle commissioni, tra l'altro da me già richieste”, ha concluso Fabio Ceraudo.