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Gen Z - il mondo dei giovani | 19 febbraio 2023, 09:30

Gen Z - il mondo dei giovani - "Mare fuori", la serie tv più amata dagli adolescenti

Continua il grande successo della fiction che racconta temi delicati e vicini al pubblico più giovane, giunta alla sua terza stagione

Gen Z - il mondo dei giovani - "Mare fuori", la serie tv più amata dagli adolescenti

Questa settimana su Rai 2 è tornata la serie tv “Mare fuori”, la fiction televisiva preferita dagli adolescenti di tutta Italia, che era già disponibile in streaming su RaiPlay dal 1° febbraio.

La serie, arrivata alla terza stagione, aveva già fatto il boom di ascolti con i precedenti capitoli, tanto da accaparrarsi un posto nella classifica delle serie tv più viste in pochissimo tempo.

“Mare fuori” è incentrata sulla vita che conducono alcuni giovani adolescenti nell’IPM, Istituto penale per i minori, di Napoli, dove si trovano rinchiusi per pagare le conseguenze dei propri errori.

Infatti la fiction, tramite dei flashback, racconta le storie di ragazzi e ragazze che hanno commesso reati di diverso genere, più o meno gravi. Uno degli obiettivi della serie è impegnarsi nell’affrontare temi delicati e molto spesso vicini ai ragazzi giovani: bullismo, amore, amicizia, problemi in famiglia, violenza e molestie sessuali, discriminazioni, tossicodipendenza e criminalità organizzata come spaccio e rapine. 

Un altro elemento sicuramente fondamentale della serie è sicuramente il mare, che ritroviamo anche nel titolo. Infatti, l’espressione “mare fuori” viene vista come una possibilità di redenzione da parte dei ragazzi che si trovano all’interno del carcere minorile, è una metafora per la vita che li aspetta al di fuori dell’istituto. 

Non solo: è anche un inno a non arrendersi e a non dimenticare mai che il mare, e quindi la libertà, è appena oltre le sbarre dentro le quali sono rinchiusi. Infatti “ce sta o’ mar’ for’” è la frase più celebre della serie, nonché ritornello della sigla.  

Ma come mai “Mare fuori” ha scaturito tutto questo successo nel pubblico più giovane? Probabilmente perché gli stessi protagonisti sono a loro volta adolescenti, e quindi coetanei della maggior parte degli spettatori. Proprio per questo motivo i giovani ragazzi si ritrovano in ciò che viene raccontato all’interno della serie e probabilmente riconoscono alcuni argomenti comuni con la propria vita personale: un episodio di bullismo, un’amicizia speciale, la prima cotta.

La serie ha anche un aspetto educativo, poiché mette in guardia gli adolescenti in modo che decidano di condurre uno stile di vita diverso da quello che viene rappresentato dai protagonisti. Può quindi essere d’aiuto nello sviluppare una maggiore consapevolezza delle proprie azioni e dell’impatto che possono avere all’interno della società in cui viviamo.  

Personalmente ho guardato volentieri tutte le stagioni della serie, e ogni episodio mi ha tenuta incollata allo schermo. Mi hanno colpito in particolare le storie di alcuni personaggi perché sono davvero toccanti, e purtroppo molte volte verosimili a ciò che succede nella realtà. Mi piace il senso di comunità e di famiglia che si crea tra i ragazzi all’interno del carcere minorile: nonostante gli screzi, sono sempre pronti ad aiutarsi tra di loro e a crescere insieme. Ho apprezzato molto anche la bravura degli attori, che sono stati capaci di immedesimarsi totalmente nei personaggi che interpretano, e mi sono affezionata in particolare ad alcuni di loro. 

In conclusione, posso affermare che è una serie tv che merita effettivamente il successo che ha conquistato, sia tra i più giovani, sia tra il pubblico adulto.

Gaia Uccheddu

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