E’ arrivato il lieto fine per Emmanuel, il dipendente della creperia J’Aime Les Crepes di Stradone Sant’Agostino che si era sentito negare l’affitto di un appartamento perché nero.
Il tam tam mediatico che si è scatenato dopo la denuncia social da parte del titolare, Stefano Caccia, che aveva condiviso un post sulla pagina Facebook della creperia, ha fatto si che il 37enne trovasse un alloggio nel centro storico.
“E’ una casetta bellissima - racconta Emmanuel nel dare la notizia - Sono felicissimo ora avrò una casa tutta mia”.
Poche parole piene di gratitudine verso i tantissimi che si sono attivati, anche tramite passaparola, per aiutare il giovane nigeriano.
Era lo scorso 25 gennaio quando via Facebook Caccia, dalla pagina della creperia, aveva raccontato quanto stava accadendo al dipendente: “Devo purtroppo constatare - aveva scritto Caccia - forse sono troppo inconsapevole di ciò che mi circonda, che un diverso colore della pelle è per molti sgradito. Ci siamo sentiti dire ‘eh ma è nero’, ‘eh ma ci sono molte donne nel palazzo’, manco fosse uno stupratore seriale. Siamo completamente increduli a tutto ciò”.
Il post proseguiva: “Manu è un ragazzo straordinario che collabora con noi da ormai 5 anni, possiede regolari documenti, busta paga con contratto indeterminato ma soprattutto si sente parte del nostro quartiere e della nostra città. Scusate lo sfogo ma siamo veramente inorriditi dalle ultime telefonate che abbiamo fatto. E’ un post di denuncia e speriamo di trovare un monolocale senza pregiudizi”.
In tanti si sono attivati per offrire aiuto a Emmanuel, rispondendo coi fatti allo spiacevole episodio che il 37enne ha dovuto subire, fino ad arrivare alla buona notizia delle scorse ore.
Emmanuel è arrivato in Italia sei anni fa, un viaggio lungo che lo ha visto attraversare il mare della Libia a bordo di un gommone. In Nigeria sono rimasti sua moglie e i suoi tre figli.
“Sto lavorando e sto vivendo per il futuro, per avere qui con me la mia famiglia. E’ il mio sogno. Lavoro per loro” ci aveva raccontato e noi, ora, non possiamo che sperare di vedere presto Emmanuel insieme ai suoi cari.