Perché, con una pista ciclabile a disposizione, ci sono bici sulla carreggiata?
Questo è l'interrogativo di fondo che automobilisti e motociclisti genovesi si sono posti dopo l'ennesima segnalazione da parte di vari utenti circa la presenza di biciclette fuori dallo spazio a loro riservato.
E se in alcuni casi si trattava di sportivi in fase di allenamento per cui si può, come specificato dal gruppo, tollerare il fatto che fermarsi e passare dalla strada alla ciclabile possa creare qualche problema, tante altre volte in strada ci sono persone che utilizzano la bici come mezzo di trasporto e per cui le ciclabili sono state create.
“Il primo pensiero va alla FIAB. - dice Giacomo Puppo, fondatore ed ideatore del gruppo – Non dicono nulla? Non perdono occasione di starnazzare ottusamente per la sicurezza, di chiedere sanzioni esponenziali per automobilisti e motociclisti, bollandoli come persone ignobili prive di rispetto delle regole... Ottengono una ciclabile (sulla cui utilità resto tuttora perplesso) a norma, che consente ai loro adepti di condurre i loro fantastici mezzi in totale sicurezza, e loro che fanno? si gettano nella strada!! Pensate se io prendessi lo scooter e percorressi abitualmente la ciclabile! Oltre ad essere giustamente multato, Verrei messo in croce ed insultato dalle associazioni dei ciclo-salvatori del mondo. E le istituzioni che dicono di tutto questo?".
Il gruppo chiede ardentemente il rispetto delle regole; chiede alle istituzioni ed ai vigili urbani lo stesso rigore applicato con automobilisti e motociclisti, nei confronti dei conduttori di mezzi dolci. Inoltre invita i bikers a rispettare le regole, a comportarsi secondo buon senso ed a non compiere atti che metterebbero a repentaglio non solo la loro vita, ma quella degli altri e la responsabilità di chi non si aspetta nei punti con tracciati differenti la loro presenza sulla carreggiata.