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Attualità | 11 febbraio 2023, 15:58

Sicurezza, Siap: “Occorrono più risorse sul territorio, Genova prenda esempio da Imperia”

"In questo delicato contesto diventa determinante la coesione politico istituzionale che deve essere messa in campo in ambito regionale provinciale e nelle grandi città metropolitane"

Sicurezza, Siap: “Occorrono più risorse sul territorio, Genova prenda esempio da Imperia”

"L’argomento sicurezza deve tornare al centro della discussione politico istituzionale del nostro Paese: lo ha detto chiaramente il nostro Segretario Generale Nazionale Giuseppe Tiani in questi giorni subito dopo il gravissimo tentato omicidio consumato a Roma nella stazione Termini". Lo dichiara il segretario regionale del Siap Roberto Traverso.

"Senza un sostegno costante e concreto ad un necessario percorso di rafforzamento degli organici della Polizia di Stato, accompagnato ad una reale suddivisione dei compiti istituzionali su competenze che non possono gravare esclusivamente sulle forze dell’ordine, continueranno ad aumentare le difficoltà organizzative che stiamo da tempo registrando e denunciando sul territorio.

In questo delicato contesto diventa determinante la coesione politico istituzionale che deve essere messa in campo in ambito regionale provinciale e nelle grandi città metropolitane.

Certamente occorre investire per assumere nuovo personale per rafforzare gli organici della Polizia di Stato ma nello stesso tempo è necessario rimodulare sul territorio le risorse a disposizione in base a strategie comuni insieme a chi governa il territorio, suddividendo e condividendo ove possibile servizi sul territorio.

Non possiamo permetterci di accettare l’idea che si possa pensare che “i sacchi vuoti” tutto d’un tratto possano restare in piedi.

Purtroppo però è proprio quello che sta accadendo per esempio in Liguria, dal momento in cui gli organici di alcuni uffici fondamentali per la sicurezza si trovano già adesso in grave difficoltà e che saranno ulteriormente ridimensionati dalla riorganizzazione nazionale che pur andando a regime nel 2026, se non sarà opportunamente ricalibrata imporrà necessarie è inevitabili scelte organizzative al ribasso, effetti che tra l’altro si stanno già pericolosamente evidenziando. 

Però per quanto riguarda il  territorio ligure occorre distinguere le posizioni e reazioni della nostra Amministrazione sull’argomento.

Per esempio, mentre il Questore d’Imperia Peritore, preoccupato di questa situazione, durante un recente incontro ci ha riferito che chiederà al Dipartimento della Pubblica Sicurezza di far aumentare la previsione degli organici dei Commissariati di Sanremo e Ventimiglia, il Questore di Genova D’Anna non sembrerebbe altrettanto intenzionato a farlo, scelta che se fosse confermata sarebbe davvero preoccupante.

È sufficiente considerare che, tenendo conto delle difficoltà già denunciate da tempo dalla nostra sigla, sarebbe impossibile poter continuare a garantire l’attuale funzionalità operativa di un Commissariato come quello di Sestri Ponente o Prè tenendo conto del ridimensionamento del numero di personale a 35 unità previsto per quegli uffici.

Lo stesso ragionamento vale anche per uffici che in questi giorni sono al centro dell’attenzione per i disservizi che purtroppo si stanno verificando seppur a causa di motivazioni nazionali. Passaporti e permessi di soggiorno rilasciati in grave ritardo a causa anche per la mancanza di personale negli uffici.

Le strade le stazioni le autostrade di Genova e la Liguria hanno bisogno di risorse adeguate per essere tutelate sotto il profilo della sicurezza e per farlo, oltre alla pregevole iniziativa messa in evidenza da questori come quello d’Imperia, bisogna che anche la politica ci metta del suo, attraverso progetti a medio e lungo termine, basati su una valutazione seria delle problematiche della sicurezza di una regione infiltrata dalle organizzazioni criminali di stampo mafioso e dall’ ndrangheta.

Se la politica si sveglia solo quando si accorge tardivamente dei problemi, uscendo con dichiarazioni che lasciano il tempo che trovano, la Liguria e la Città Metropolitana di Genova rischiano di entrare a pieno titolo tra i fanalini di coda per la sicurezza sociale del nostro Paese.

Mi riferisco alla recente iniziativa del Consiglio Regionale della Liguria che ha preso carta e penna per scrivere al Governo per intervenire sulla problematica del grave ritardo per il rilascio dei passaporti, oppure quando la stessa Regione Liguria si accorse, a cose fatte della chiusura di importanti uffici della Polizia di Stato come quelli della Polstrada di Sanremo e Finale Ligure.

Se ci fosse una reale e concreta preventiva discussione politico istituzionale sulle esigenze della sicurezza in Liguria, invece di inviare inutili e fumosi spot si potrebbero presentare progetti concreti in grado motivare i necessari rafforzamenti per sicurezza della Liguria".

Redazione

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