E' il giorno della manifestazione contro lo sgombero dello Zapata. Dalle 16 gli attivisti si riuniranno davanti alla Stazione Marittima da dove partiranno in corteo in direzione del centro sociale che nei piani del Comune dovrà essere sgomberato a causa di un contestato mancato pagamento di oltre 100mila euro di oneri.
Dallo Zapata più volte hanno fatto sapere di non conoscere la natura del contenzioso che il centro sociale contesta in toto. Il 20 febbraio una rappresentanza incontrerà il vicesindaco Pietro Piciocchi. Il Comune intanto starebbe pensando ad alcune alternative da proporre in cambio della 'liberazione' dei Magazzini del Sale, occupati dal 6 gennaio 1994. Gli attivisti però non ci stanno, nelle ultime settimane grazie anche alla solidarietà ricevuta da artisti del calibro di Caparezza, Tre Allegri Ragazzi Morti, Statuto, Bandabardò, Punkreas e Zerocalcare, hanno rivendicato lo spazio come luogo sociale per il quartiere all'interno del quale vengono svolte attività di interesse pubblico.
Alcuni giorni fa il centro ha aperto le porte diffondendo un video sui social che mostrava quello che avviene all'interno. La solidarietà è arrivata anche dagli altri centri sociali della città, il Buridda ha esposto uno striscione davanti alla sede che recita: "Lo Zapata non si tocca".
Alla manifestazione di questo pomeriggio parteciperanno anche alcuni rappresentanti della politica, hanno già annunciato la loro presenze le consigliere Rossoverdi Selena Candia (Regione) e Francesca Ghio (Comune). Con loro il portavoce della Comunità di San Benedetto al Porto Domenico Chionetti. Insieme porteranno il sostegno del centro sociale di Milano Leoncavallo.
Nei giorni scorsi al Teatro Modena lo Zapata ha organizzato un'assemblea alla quale hanno partecipato circa cento persone. È emersa l'importanza strategica del centro sociale per Sampierdarena, “Qui ha portato bellezza e cultura”.