Entra nel vivo il progetto Lighting for Genoa per l’illuminazione scenografica di nove piazze del centro storico. Dopo le installazioni a fine 2021 in piazza Don Gallo, questa sera, sono state ‘accese’ tre nuove piazze: piazza inferiore del Roso (zona Prè), salita alla Torre degli Embriaci (zona Santa Maria di Castello) e piazza Stella (zona Molo). Realizzato nell’ambito del Piano integrato Caruggi del Comune di Genova, il progetto, ideato e coordinato da Condiviso.coop di Genova, ha l’obiettivo di intervenire sul centro storico con installazioni permanenti di luce per valorizzare piazze e aree, percorsi ed evidenze culturali e, contestualmente, accedere luci sul territorio per implementarne la sicurezza e la vivibilità. Ogni piazza è stata assegnata a una lighting designer italiana che opera sia sul territorio che in ambito internazionale. Tutte le installazioni sono a basso consumo energetico.
«L’illuminazione scenografica, realizzata da professioniste del settore in condivisione con le realtà del territorio, è frutto di un articolato lavoro che oggi vediamo concretizzarsi con un effetto davvero di impatto non solo visivo, ma anche di atmosfera – commenta l’assessore al Centro Storico Mauro Avvenente - Le proiezioni sugli edifici e sulle piazze catturano l’attenzione del visitatore e, contestualmente, aumentano il grado di sicurezza percepita in questi scorci del nostro bellissimo centro storico. Sono stati scelti luoghi dei diversi sestieri creando un ideale percorso di luci che sarà implementato nelle successive installazioni che andremo a completare nei prossimi mesi. Il Piano integrato Caruggi è composto da un articolato programma di interventi, tutti volti alla valorizzazione del centro storico come luogo dove sia bello vivere, lavorare e trascorrere il tempo libero, per residenti e visitatori».
«Decoro, vivibilità, sicurezza e valorizzazione delle bellezze del centro storico sono gli obiettivi su cui stiamo concentrando il lavoro e gli sforzi della nostra amministrazione – dichiara il presidente del Municipio I Centro Est Andrea Carratù – siamo consapevoli che il lavoro da fare è ancora tanto, ma tenere alta l’attenzione sul centro storico, accendendo nuovi luci, è la condizione di partenza per migliorare la vivibilità e portare movimento di persone positivo anche nelle zone che per troppi anni sono state lasciate al loro destino. La zona limitrofa a via Balbi, sede universitaria, è sicuramente un potenziale polmone di energie e di ‘passaggio’ positivo perché fatto da tanti giovani che possono finalmente vivere e far vivere una piazza come quella del Roso incastonata nella città vecchia».
«L’intenzione – spiega la curatrice del progetto Stefania Toro - è portare alla luce questi luoghi, consegnare ai cittadini un nuovo punto di vista e rendere Genova una città innovativa che sperimenta interventi permanenti di lighting design in un mondo in cui sono sempre e solo considerati interventi temporanei all’interno di Festival. Abbiamo costruito il progetto con i cittadini, gli attori protagonisti che quotidianamente presidiano il territorio. I primi curiosi, volenterosi di avere uno sguardo di attenzione. I primi a prendersi cura delle installazioni. Questo aspetto umano del progetto ci ha permesso di costruire una narrazione notturna delle piazze con la luce, una luce nuova, sostenibile, per rendere gli spazi urbani maggiormente a misura d’uomo».
Le progettiste Lighting Designer a cui è stato affidato l’incarico fanno parte della rete Women in Lighting ITALY, community italiana del progetto internazionale Women in Lighting, che ha l'obiettivo di valorizzare e di celebrare i risultati delle donne che lavorano nel settore dell’illuminazione così da aumentarne il profilo professionale oltre che a incoraggiare, sostenere e ispirare le future generazioni. Nello specifico il far progettare professioniste donne lighting designers interventi di lighting design per interpretare i luoghi come vorrebbero fossero, per sentirsi al sicuro anche la notte, ha gettato le basi per quello che si può definire un progetto corale: ogni intervento ha una sua anima differente ed è arricchito dai percorsi di ricerca nel contesto urbano che ogni singola professionista, da anni, sta portando avanti nel proprio lavoro quotidiano in Italia e all’estero.