/ Politica

Politica | 07 febbraio 2023, 14:54

Accordo Iren-Mekorot, bagarre in consiglio comunale: "Ruba acqua ai palestinesi" (Video)

La Mekorot Water Company Ltd è un'azienda statale israeliana accusata di violazioni di diritti umani a danno della popolazione palestinese

Accordo Iren-Mekorot, bagarre in consiglio comunale: "Ruba acqua ai palestinesi" (Video)

Il consiglio comunale genovese si è aperto oggi con una protesta simbolica del consiglieri d'opposizione Mattia Crucioli (Uniti per la Costituzione), Fabio Cerando (M5s) e Francesca Ghio (Lista Rosso Verde) contrari all'accordo siglato da Iren S.p.a. con la Mekorot Water Company Ltd, azienda statale israeliana accusata di gravi violazioni di diritti umani a danno della popolazione palestinese privata delle proprie risorse idriche.

In Israele la Mekorot rifornisce d’acqua il 90% della popolazione, rivendendola a prezzi diversi alle comunità palestinesi. Viste le accuse di prosciugamento delle falde idriche palestinesi per fornire tali risorse alle colonie israeliane da molte parti è stato ritenuto inopportuno questo accordo con Iren, azienda che è controllata al 51% da comuni italiani (in prima fila Torino, Reggio Emilia e Genova e poi con quote minori Parma e Piacenza e altri piccole municipalità).

"Riteniamo che sia fondamentale conoscere il parere del Consiglio su questo accordo industriale, auspicando che vengano assunte le responsabilità etiche e sociali invitando Iren a retrocedere  dai suoi propositi in caso le denunce delle organizzazioni internazionali risultino veritiere - dice il consigliere Crucioli - Dobbiamo purtroppo comunicare il fatto che l'articolo in questione è stato respinto stravolgendo il senso del regolamento comunale: la Conferenza dei capigruppo ha infatti espresso un giudizio politico, votando contro ad un articolo 55 per via del suo contenuto, esulando dalle sue funzioni che sono meramente organizzative, e di fatto sostituendosi al Consiglio Comunale, l'unico organo che può accogliere o bocciare un'istanza. Sostanzialmente, secondo questa logica, è possibile discutere come mozioni di sentimento soltanto i temi che stanno bene alla maggioranza, mentre quelli scomodi restano tabù. Troviamo che tutto ciò sia molto grave e per questo non staremo a guardare".

All'apertura della seduta odierna erano presenti anche alcuni cittadini che hanno esposto la bandiera della Palestina e hanno chiesto risposte dall'amministrazione. Il presidente del consiglio comunale Carmelo Cassibba ha poi allontanato chi protestava tra il pubblico.

Redazione


Vuoi rimanere informato sulla politica di Genova e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 348 0954317
- inviare un messaggio con il testo GENOVA
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
LaVocediGenova.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP GENOVA sempre al numero 0039 348 0954317.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A DICEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium