"Siamo particolarmente stupiti nell’apprendere il contenuto della nota stampa diffusa oggi dal consigliere regionale Ferruccio Sansa che in maniera del tutto irresponsabile diffama e alimenta un ingiustificato allarmismo. E’ assolutamente priva di ogni fondamento, grave e censurabile, l’affermazione secondo la quale “il Sistema Sanitario della nostra Regione non garantisce prestazioni cui i cittadini hanno diritto, esponendo così migliaia di donne e di uomini a un rischio mortale”.
Questa la replica della Regione che aggiunge: "Ogni cittadino che risiede in Liguria o che vive anche temporaneamente nel nostro territorio non corre alcun rischio nel mondo della sanità regionale come invece il consigliere afferma. Regione Liguria eroga prestazioni di emergenza urgenza, prestazioni ambulatoriali, ricoveri (programmati e non): il tutto rispettando le normative nazionali in materia all’interno dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) per i quali la nostra regione risulta all’ottavo posto nell’ultimo monitoraggio compiuto dal Ministero della Salute".
"Il problema delle liste d’attesa è non solo regionale, ma nazionale come testimoniano gli ultimi dati ufficiali di Agenas in merito alle difficoltà del servizio sanitario in tutto il paese. Dai dati diffusi di raffronto tra il primo semestre 2019 e lo stesso periodo del 2022 risulta che, in merito all’erogazione di prime visite specialistiche in tutta Italia, si è registrato in media un calo pari a circa il 20%. Anche la Liguria ha subito una contrazione seppure inferiore rispetto a quella italiana. Stesso discorso vale per le visite di controllo e in parte per le prestazioni di specialistica ambulatoriale", aggiunge la Regione.
"Ogni Asl ha individuato ulteriori percorsi per il rispetto dei tempi di attesa dedicati ai cittadini il cui appuntamento inizialmente non rispetta la classe di priorità indicata dal medico prescrittore. Il recupero prestazioni avviene tramite numero verde o mail aziendale comunicate attraverso il CUP".
"Chiaramente, per far fronte ad una situazione così peculiare e delicata, abbiamo messo in atto misure correttive che, rispetto al 2021, hanno portato ad un incremento di 500mila prestazioni erogate pari a circa 25 milioni di euro".
"Analizzando nel dettaglio, l’incremento della diagnostica per immagini è stato di circa 130mila prestazioni, importo destinato a raddoppiare nel corso del 2023 grazie alla manifestazione d’interesse che ha consentito di acquistare dal privato accreditato altre 130mila prestazioni tra raggi, ecografie, tac, risonanze magnetiche a disposizione del sistema sanitario regionale", conclude.