Polemiche per la mozione approvata in Municipio Centro Est che regolamenta le esibizioni degli artisti di strada. Il documento, presentato dalla Lega, prevede infatti una stretta agli artisti, in particolare coloro che utilizzano amplificazioni o chi si esibisce con strumenti di percussione.
La mozione, che passerà in consiglio comunale, stabilisce l'individuazione di zone in cui alcuni artisti non potranno esibirsi. Un esempio lo fa il presidente del Municipio Andrea Carratù: “La mozione prevede che chi suona i tamburi sotto i portici di via XX Settembre si sposti in un'altra zona, per esempio a Caricamento, dove il suono non rimbomba”.
Tra le novità introdotte dalla mozione, la riduzione dell'occupazione di suolo da 10 e 5 metri quadri in vie con passaggio pedonale ridotto. La maggioranza in Municipio ha anche richiesto l'introduzione di “un sistema anche digitale fruibile da tutti gli artisti di strada, che garantisca il pieno rispetto del regolamento, facilitando anche i controlli da parte degli organi competenti che, tramite l’applicazione, possono verificare la regolarità”.
Modifiche anche alla distanza delle postazioni che dovranno essere posizionate ad almeno 150 metri l'una dall'altra, e ai tempi tra un'esibizione e l'altra. Secondo il testo approvato in Municipio dovranno infatti trascorrere almeno 60 minuti.
La mozione prevede anche orari specifici: dal lunedì al giovedì: h. 10-20; dal venerdì alla domenica: h. 10-22. Vietate infine le esibizioni a coloro che utilizzano giochi infiammabili nei pressi di attraversamenti pedonali o semafori.
All'approvazione del documento, dicevamo, si sono già sollevate alcune polemiche. La consigliera comunale della lista Rossoverde Francesca Ghio ha richiesto di discutere dell'argomento in una commissione ad hoc.
“Le polemiche mi sembrano strumentali. - ha commentato a La Voce di Genova il presidente del Municipio Centro Est Andrea Carratù – A Milano, città in cui amministra la sinistra, sono state prese misure più restrittive, noi chiediamo solo che il Comune individui aree specifiche in cui alcune categorie di artisti di strada non possano esibirsi”.