Durante il convegno “Agricoltura eroica. Eccellenze liguri e sfide per lo sviluppo” – realizzato dalla Fondazione Carige e BPER Banca insieme all’Enoteca Regionale della Liguria, con la collaborazione di Regione Liguria, Comune di Genova, Camera di Commercio di Genova e Liguria Gourmet – il Presidente di Coldiretti Gianluca Boeri, ha ribadito a gran voce la richiesta di ottenere una soglia minima di diritti di impianto per la viticoltura ligure.
“Come richiesto in prima istanza l’11 luglio 2022 nel corso del Tavolo Vitivinicolo e ribadito il successivo 29 settembre all’interno di una comunicazione ufficiale, fatta a livello regionale dalla nostra Federazione all’Assessorato all’Agricoltura – spiegano Gianluca Boeri e il Delegato Confederale, Bruno Rivarossa – oggi risulta oltremodo necessaria l’istituzione di una quota minima di superficie da adibire a i nuovi impianti”. Pur rispettando i dettati normativi comunitari contenuti nel regolamento (UE) n. 1308/2013, che prevede esclusivamente il vincolo del rilascio di autorizzazioni all’impianto di nuovi vigneti nel limite massimo annuo dell’1% della superficie vitata nazionale, “introducendo l’istituzione a livello italiano di una quota minima per ogni singola regione pari ad almeno 40 ettari, a prescindere dalla relativa superfice vitata regionale dell’anno precedente – continuano Boeri e Rivarossa – si introdurrebbe un sistema di perequazione nazionale che consentirebbe alle regioni più piccole come la nostra Liguria di avere a disposizione maggiori ettari da poter assegnare per i nuovi impianti e permettere così davvero un maggiore sviluppo di un settore che è assolutamente trainante per la nostra economia”.
“La speranza – concludono – è che l’elenco dei vigneti storici ed eroici appena istituito consenta al Vicepresidente di Regione Liguria e Assessore all’Agricoltura, Alessandro Piana, di chiedere in sede di Conferenza Stato-Regione l’istituzione della tanto auspicata soglia minima. Richiesta da noi esposta da sempre e ribadita a più riprese anche nel corso del 2022 e a inizio 2023”.
All’interno della suddetta comunicazione del 29 settembre u.s. Coldiretti Liguria faceva altresì riferimento alla necessità di proporre e ottenere dal Governo la possibile assegnazione alle regioni incapienti (vale a dire quelle che hanno richieste superiori all’assegnabile) delle quote di eventuali rinunciatari delle altre regioni, così che gli “esuberi”, che siamo certi esserci tutti gli anni, possano non esser perduti. Oltre a ciò, è stata anche richiesta una quanto mai opportuna istituzione di una banca dati regionale in cui inserire i terreni vitati incolti/abbandonati, che risultano privi di denuncia di produzione, così da poter avere subito un’evidenza certa del dato reale e poi valutare come eventualmente essi possano essere riassegnati ai soggetti che ogni anno fanno richiesta di autorizzazione di nuovi impianti.