“Apprendiamo esterrefatti le dichiarazioni irrispettose e sfrontate rilasciate dal Sovrintendente rispetto all'ultimo cambio di programma nella stagione del Carlo Felice di Genova. Respingiamo con forza il vergognoso tentativo di Orazi di 'scaricare il barile' sui Lavoratori e gli accordi sindacali in essere, ricordiamo a tutti che i Lavoratori delle Fondazioni Lirico Sinfoniche oltre al CCNL scaduto da quasi 20 anni, lavorano sott'organico nonostante una maggiore produzione.
Questo attacco del Gestore, (n.d.r.: così ama definirsi il Sovrintendente), altro non è che il tentativo di spostare le colpe altrove. Il Sovrintendente non passa di lì per caso è il responsabile! La stagione è forse stata redatta a sua insaputa?”, scrivono in una nota le RSA e le Segreterie Regionali CISL Reti e FISTel Liguria che aggiungono: “Le programmazioni di stagioni “ballerine” fino ad oggi risultavano meno evidenti perché c'era la pandemia ma non si può continuare a nascondere le incompetenze e le incapacità di una dirigenza, non all'altezza dell'incarico, dietro ad un virus. I cambi di programma nel corso di una stagione possono accadere ma con una adeguata programmazione e concertazione si potrebbe evitare un ulteriore perdita di pubblico pagante ed abbonamenti che ci risultano in forte contrazione.
Risanati i conti, i grandi esborsi economici fatti da Comune e Regione, unitamente al contributo straordinario del Ministero, non devono diventare l'ennesimo spreco di denaro pubblico. Come può l'Opera Carlo Felice tornare ad essere tra le prime Fondazioni Lirico Sinfoniche in Italia con questo andazzo? La totale assenza di una organizzazione del lavoro all'altezza di una moderna azienda di produzione culturale ci fa mal sperare. Per “non mandare a bagno il teatro” serve urgentemente un cambio di passo che questa dirigenza non sembra essere in grado di fare”, concludono le RSA e le Segreterie Regionali CISL Reti e FISTel Liguria
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lunedì 23 dicembre