Nei giorni scorsi si è svolto un incontro tra Mercitalia Rail, l'azienda del gruppo Ferrovie dello Stato che gestisce il servizio di trasporto merci su ferro, e Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Fast.
"In Liguria l’azienda occupa circa 220 addetti ai treni. Oggi una buona parte del personale è stata messa in ferie d'ufficio in attesa di capire come gestire gli esuberi che si verranno a creare se non ci sarà la ripresa delle attività dei traffici marittimi", spiegano i sindacati.
"La situazione è molto preoccupante in quanto nel confronto tra l'ultimo trimestre del 2021 e l'ultimo trimestre del 2022 c'è stato un calo del 40 per cento dei servizi in parte dovuti alla competizione di altri operatori ma in parte anche a seguito del calo generalizzato dei traffici. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto all'azienda un piano serio e trasparente di gestione delle ricadute occupazionali che escluda il ricorso alla mobilità geografica non volontaria, anche se temporanea (trasferte) e si concentri sull’attivazione degli strumenti contrattuali previsti in questi casi a tutela del personale a partire dalla mobilità intrasocietaria".
La richiesta di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Fast è quella del mantenimento della condizione reddituale e delle sedi di lavoro degli addetti all’interno del Gruppo FSI. La prossima riunione tra le parti si terrà il 28 febbraio.
"Insieme alla vertenza che sta coinvolgendo le lavoratrici e i lavoratori
della Mercitalia, siamo fortemente preoccupati per il futuro del settore: in una regione come la Liguria dove le carenza di infrastrutture limita lo sviluppo economico e produttivo del territorio, condizione che spesso limita il diritto alla mobilità delle persone, sarebbe opportuno un maggior coinvolgimento di istituzioni e politica a sostegno del trasporto merci su ferro, anche nell’ottica di uno sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente", concludono i sindacati.