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Municipio Medio Levante | 27 gennaio 2023, 07:37

PuliAmo la Foce', il gruppo di volontarie nato su Facebook che puliscono il quartiere (Foto e video)

Elena, Tiziana, Anna, Paola e Rosanna ogni giovedì, armate di scope, palette, sacchetti e pinze telescopiche puliscono il quartiere. "Manca l'educazione dei cittadini"

PuliAmo la Foce', il gruppo di volontarie nato su Facebook che puliscono il quartiere (Foto e video)

Cartacce, bottiglie, escrementi di cani, foglie e una montagna di mozziconi di sigarette. Fa impressione vedere la quantità di rifiuti che il piccolo gruppo di donne di 'PuliAmo la Foce' raccoglie ogni settimana. 

Elena, Tiziana, Anna, Paola e Rosanna ogni giovedì, armate di scope, palette, sacchetti e pinze telescopiche, si danno appuntamento in piazza Giacomo Savonarola, davanti a un magazzino messo a disposizione dal Comune. Da lì inizia il giro per le strade della Foce, l'intento non è quello di sostituirsi all'Amiu, ma di contribuire a tenere pulito il quartiere, sensibilizzando all'occorrenza i cittadini a un corretto conferimento dei rifiuti.

L'iniziativa nasce da un post su Facebook di Tiziana Camilla, attivista e abitante della Foce. Al suo appello si sono aggiunte sempre più persone, tutte donne, riuscite nell'intento di farsi ascoltare dal Municipio, che ha messo a disposizione il magazzino e le attrezzature

Abbiamo fatto un patto di collaborazione con il Comune, - spiega Tiziana a La Voce di Genova - ci occupiamo di una zona con panchine e aiuole, abbiamo piantato delle piantine, l'abbiamo abbellita”.

Le volontarie ci tengono subito a chiarire che la colpa del degrado non è del Comune, almeno non solo, ma sono i cittadini a non fare la loro parte. “Viviamo in una città splendida, ma purtroppo i nostri concittadini non fanno niente per mantenerla pulita”, commenta ancora Tiziana. 

Lo scorso sabato – prosegue - ho visto una persona che gettava l'imballaggio in polistirolo di una lavatrice nel cassonetto della carta, l'ho avvisato che stava facendo qualcosa di sbagliato, mi ha risposto che non lo sapeva, questo significa che manca la cultura di come si fa la differenziata e la conseguenza è che pagheremo una Tari sempre più alta”.

Ieri mattina abbiamo seguito le volontarie durante il solito giro del giovedì, in poco più di mezz'ora avevano già riempito diversi sacchetti liberando le strade da cumuli di spazzatura e le caditoie dalle foglie secche, che in caso di pioggia possono provocare allagamenti. “Qui nessuno bada al quartiere, puliamo davanti ai negozi, nessuno dei titolari si prende la briga di spazzare davanti all'ingresso”.

Nessuna responsabilità di Amiu? “Noi cerchiamo di porre rimedio a quello che vediamo in giro, dalla cartaccia alla lattina alle foglie che rimangono accumulate tamponando quella che registriamo come una mancanza dell'istituzione, i passaggi degli spazzini non sono frequenti, ma è anche vero che i cittadini gettano a terra i rifiuti, i due problemi messi insieme sono ingigantiti”, chiosa Elena Pinato, un'altra delle attiviste che ogni giovedì contribuisce a mantenere pulito il quartiere.

Francesco Li Noce

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