Un nuovo appuntamento per dire no al progetto dello Skymetro in Valbisagno si è svolto ieri mattina, organizzato dal comitato “Opposizione Skymetro-Valbisagno sostenibile”, che da tempo si sta battendo per far prendere in considerazione dall’amministrazione comunale soluzioni alternative all’opera prevista.
“Lo Skymetro è un’opera pressoché inutile in quanto non avrà impatti decisivi sul traffico privato e sul relativo inquinamento. Il Comune spenderà 398 milioni per un’opera che ridurrà solo dell’1,25 per cento il traffico e le emissioni di anidride carbonica e farà risparmiare agli automobilisti che percorreranno la Valbisagno solo 28 secondi su mezz’ora”, affermano i cittadini aderenti al comitato, che proseguono spiegando di aver fatto una richiesta di accesso civico generalizzato per poter visionare gli atti e i documenti ufficiali che hanno portato all’assegnazione del finanziamento di quest’opera.
“Nella documentazione avuta esiste un documento consegnato dal Comune di Genova al Ministero delle Infrastrutture per motivare lo stanziamento di 398 milioni di euro ‘oltre iva’. Il documento citato è di sole due pagine e contiene diversi elementi sconcertanti, almeno per noi”.
Infatti, dalla lettura delle carte prodotte dal Comune di Genova emerge che tutte le previsioni - dalla diminuzione dell’inquinamento a quella dei tempi di percorrenza e dell’uso dei mezzi, nonché tanti altri riferimenti - dimostrano, “a nostro modo di valutare, l’inefficacia dello Skymetro (e un modo di procedere che ci pare non curato) a fronte di un sacrificio economico, ambientale e paesaggistico imponente. Oltre alla descrizione della previsione, il documento contiene altri elementi incomprensibili e senza apparente, per noi, spiegazione”.
Ancora di più, proseguono i membri del comitato, “visto il documento che abbiamo illustrato alla stampa oggi, il nostro parere, e di tutte le migliaia di persone intervenute nelle iniziative promosse, è di impegnare tali somme per un sistema di trasporto alternativo, più efficace e sostenibile, come ad esempio il tram, o per altri interventi che potrebbero diminuire la spesa. Ciò anche per consentire l’impiego delle rimanenze per le esigenze del territorio, miglioramento dei servizi essenziali e accessori, cura della bellezza e vivibilità sociale e ambientale nell’intera Valbisagno. La Valbisagno potrebbe, così sì, diventare un modello italiano ed europeo di rinnovamento trasportistico che esprima una visione di tutela e sviluppo dei valori sociali, ambientali e culturali presenti nella vallata e migliori il benessere e la salute dei cittadini che la popolano”.
Non si ferma la battaglia: sono già stati fissati due appuntamenti, aperti alla cittadinanza, per i prossimi giorni: il primo venerdì 27 gennaio alle 20.30 presso la Croce Verde di via Piacenza; il secondo venerdì 3 febbraio, alla stessa ora, alla Coop della Valbisagno.