“È così difficile rispondere nel merito alle interrogazioni portate in Consiglio? A quanto pare sì e francamente l’odierna arrampicata sugli specchi dell’assessore competente va, se possibile, oltre il non aver compreso il nocciolo della questione. I nodi portati oggi in Aula, peraltro, non sono nuovi all’assessorato, benché possano essere una novità per l’attuale titolare, visto che è salito in corsa sulla carrozza regionale a giochi ormai siglati dal suo predecessore. E allora riformulo la domanda: la Regione Liguria intende intervenire sul Contratto di servizio con Trenitalia 2018-2032 per garantire agli utenti e ai pendolari liguri treni efficienti e in numero adeguato, con costi in linea con le altre regioni italiane?”.
Così, il consigliere regionale del M5S Paolo Ugolini, che poi ricorda: “Dal 1° gennaio di quest’anno sono aumentate le tariffe ferroviarie regionali in Liguria, nonostante fossero già più care del 70% della media di tutte le altre regioni italiane. I Comitati pendolari di sigla, accreditati in Regione, ricordano peraltro che gli aumenti di tariffa sulle tratte non sono dovuti all’inflazione, ma a una precisa scelta politica programmata volta a coprire gli onerosi costi dell’affitto di 48 nuovi treni Rock, Pop e Jazz. Treni che non possono, peraltro, viaggiare oltre Imperia. Una beffa!”.
“Crede forse l’assessore che ai liguri si possa far pagare il biglietto più caro d’Italia senza offrire loro un servizio all’altezza? Crede sia giusto che i pendolari del Ponente debbano accontentarsi di treni non solo inadeguati al numero degli utenti (e spesso con servizi igienici carenti per lunghissime tratte), ma addirittura talmente fatiscenti da essere prossimi alla rottamazione? Non crede insomma sia arrivato il momento di convocare Trenitalia per ridiscutere il Contratto siglato? Provi, l’assessore Sartori, a rispondere punto per punto alle domande. Lo faccia nell’interesse dei cittadini che usano i treni per andare a scuola o a lavorare”.