La seduta odierna del Consiglio Comunale si è aperta con la richiesta di chiarimenti sulla gratuità dei mezzi pubblici.
A sollevare la questione il consigliere comunale Alberto Pandolfo (Pd) che chiede chiarezza sulla progettualità del Comune:
“Come si sostiene questo percorso che è stato sbandierato sulla stampa e sui media? Occorre capire qual è la sostenibilità: prima il sindaco Bucci indica come obiettivo reale entro due anni. A Natale il sindaco ha già declassato questa gratuità totale ad una pseudo-gratuità con un pagamento indiretto entro il 2023.
Si parla di un servizio digitale ma c’è da fare chiarezza alla città, ai lavoratori e al consiglio comunale perché si tratta di risorse pubbliche”.
L’assessore ai trasporti Matteo Campora ha fatto il punto della situazione: si tratta di una sperimentazione che è iniziata da circa un anno e che punta alla riduzione dell’utilizzo di mezzi privati e, di conseguenza, la riduzione di inquinamento in città.
“È un percorso complesso e difficile che è partito da una serie di misure che hanno interessato il periodo post-Covid finalizzate ad incrementare il numero di passeggeri attraverso la gratuità nelle fasce morbide per quanto concerne l’utilizzo della metropolitana e la gratuità h24 per gli impianti verticali - spiega l’assessore - Questa è un’iniziativa seguita da altri comuni che ha aperto una strada. Quando parliamo di gratuità dobbiamo trovare delle fonti di finanziamento che vanno a compensare questi 80 milioni.
È un’iniziativa che abbiamo deciso di rinnovare anche nel 2023 con le stesse modalità, aggiungendo delle sperimentazioni nell’area della città metropolitana.
I risultati di questa sperimentazione ha portato ad un incremento superiore al 35% di utilizzo dei mezzi e ha portato ad un miglioramento dei conti di Amt perché è stato stimolato l’uso dei mezzi anche nelle fasce dove non è garantita la gratuità.
Oggi dobbiamo determinare quelle che possono essere le fonti di finanziamento. Il costo della gratuità non deve gravare su Amt ma occorrerà trovare delle fonti di finanziamento. Ci vorrà un anno/un anno e mezzo di tempo per individuate step successivi attraverso i quali si potrà arrivare alla gratuità totale.
L’obiettivo è portare i cittadini a utilizzare sempre di più il mezzo pubblico e questo sarà possibile anche attraverso i progetti che abbiamo in atto. Quindi questo processo non peserà sui cittadini e non peserà su Amt”.