In consiglio comunale si è discussa la questione del volontario civico ricercato dal Comune per il supporto all’organizzazione di eventi presso i musei Mu.Ma (del mare e delle migrazioni).
Nel bando pubblicato sul sito del Comune si fa riferimento alla figura e alle attività legate al volontariato civico ma ci sono alcuni passaggi che sembrano piuttosto le disposizioni per un lavoratore dipendente e pagato.
Tra i passaggi del bando si fa riferimento anche alle ore e ai giorni di impiego: “per un massimo di 4 (quattro) giornate a settimana e un massimo di 4 ore giornaliere”.
Simone d’Angelo (Pd) critica duramente l’amministrazione comunale:
“Quello che in un mondo normale sarebbe chiamato lavoro, in questa città viene definito volontariato.
Lavoro e dignità in questo secolo non vanno più di pari passo perché si può essere lavoratori e non avere dignità nel salario che si riceve. Fa specie che questo salario a non darlo sia un ente pubblico, il Comune stesso che si comporta come il peggiore dei privati.
Davanti ad un’alta formazione, ad un’alta qualità che viene richiesta non si dà a chi lavora un riconoscimento economico. Abbiamo visto transitare dei superconsulenti strapagati ai quali forse non vengono nemmeno richieste queste competenze.
Spesso nel mondo della cultura viene confuso il lavoro con il volontariato.
Rispetto alla grande narrazione che viene messa in moto dall’amministrazione comunale questo episodio stride un po’. Questa scelta ha due effetti negativi: il primo di carattere etico e il secondo accentua un processo involutivo dove chi studia viene espulso dal mercato del lavoro”.
Dall’opposizione critico anche il consigliere Filippo Bruzzone (lista Rosse-Verde):
“Se noi continuiamo con questo modo di fare è inutile preoccuparsi se le ragazze e i ragazzi di Genova studiano qui e poi se ne vanno. Come se fosse colpa delle giovani generazioni che decidono di andarsene.
È questa la qualità del lavoro che noi offriamo ai giovani professionisti che si affacciano al mondo del lavoro? Forse dovremmo avviare una riflessione al nostro interno”.
Dai banchi della maggioranza la consigliera Laura Gaggero (Fratelli d’Italia) difende l’azione dell’amministrazione comunale:
“Nel bando si parla chiaramente di volontariato diretto a qualunque cittadino, non solo ai giovani perché vogliamo coinvolgere la cittadinanza nel governo e nello sviluppo della nostra città. Da sei anni il Comune sta assumendo persone con competenze ma non si riesce ad arrivare ovunque senza l’apporto dei cittadini.
Le ricerche dicono che ci sono più di 6 milioni di italiani che si dedicano ad azioni di volontariato, io stessa faccio parte di un’associazione e posso assicurare che è davvero importante l’apporto che i volontari possono dare a tutta la città a tutti noi.
Molto spesso le cose che abbiamo fatto con l’amministrazione le attività con volontari hanno permesso di portare nuove idee innovative, nuovi servizi.
Come direbbe il nostro sindaco dovremmo essere più ‘engaged’, quindi dobbiamo essere più coinvolti nella nostra città, essere disponibili a dare il nostro tempo per migliorare la nostra città”.
Infine lo stesso sindaco Marco Bucci interviene nella discussione spiegando che la ricerca di un volontario rappresenta una minima parte di quello che ha fatto l’amministrazione in questi anni per quanto riguarda le assunzioni:
“La legge consente di assumere a tempo indeterminato, di assumere a tempo determinato, di assumere per contratto, di assumere volontari e aggiungo assumiamo anche persone che fanno servizio civile. Abbiamo ottenuto dal Governo 661 posti per il servizio civile.
Sono state assunte 773 persone nel 2021 e nel 2022 sono state assunte 643 persone. In totale sono più di 1400 persone.
Il concorso in questione riguarda l’assunzione di un volontario, uno solo. Non c’è alcun problema economico.
Genova è la città che ha più volontari in assoluto in tutta Italia e ne siamo orgogliosi”.
Ma per Luca Infantino Segretario Generale Fp Cgil Genova "Il lavoro qualificato va retribuito, lo stesso regolamento comunale in vigore lo prevede agli articoli 2 e 3. Chiediamo al Comune di ritirare il bando della discordia e invitiamo il Sindaco al confronto con le organizzazioni sindacali rappresentative del comparto utilizzando finalmente il solo luogo preposto per dirimere le tematiche del lavoro, ovvero il tavolo della contrattazione".