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Attualità | 22 gennaio 2023, 09:30

Gen Z... Il mondo dei giovani - Sparire dalla vita degli altri senza dare spiegazioni: il ghosting

Con la diffusione dei social e dei siti di incontri online è diventato facilissimo interrompere i contatti, ma questo causa spesso problemi in chi viene lasciato senza nessuna spiegazione

Gen Z... Il mondo dei giovani - Sparire dalla vita degli altri senza dare spiegazioni: il ghosting

Vi è mai capitato di intraprendere una conoscenza con qualcuno, esserne molto felici e poi ad un certo punto ritrovarsi ad essere ignorati per sempre da un giorno all’altro, senza un valido motivo? Questo comportamento apparentemente strano e spiacevole si chiama ghosting, termine che è stato creato dalla generazione Z per definire il fenomeno per il quale la persona con cui vi state frequentando o avete instaurato un’amicizia decide di interrompere bruscamente la vostra conoscenza e sparire nel nulla, senza dare alcun tipo di spiegazione.

Il fenomeno del ghosting si è sviluppato a seguito della nascita dei social media, ed è quindi molto comune tra i 16 e i 30 anni. Con i social media è facilissimo sparire dalla vita delle persone di punto in bianco, basta non rispondere più ai messaggi, senza bisogno di avere un confronto faccia a faccia. Ci si può quindi letteralmente nascondere dietro ad uno schermo senza pensare alle conseguenze delle proprie azioni.

Anche la diffusione dei siti di incontri come Tinder facilita il ghosting, perché siamo abituati a considerare le persone come oggetti che possono essere scartati nel momento in cui non ci piacciono più con un semplice tasto.

Il ghosting è un fenomeno che esiste realmente nella quotidianità degli adolescenti, molte volte ho sentito amiche e amici dire “mi ha ghostato” oppure “l’ho ghostato”. Ovviamente, per esperienza personale, posso affermare che le persone che hanno subito il ghosting probabilmente non scopriranno mai il perché, ma chi invece decide di sparire consapevolmente nel nulla di solito lo fa perché non ha il coraggio di chiudere in modo corretto la frequentazione in ballo, oppure perché ha paura della reazione che potrebbe avere il partner. Così facendo si arriva a pensare sia più facile diventare un vero e proprio fantasma per la persona dall’altra parte, ed effettivamente lo è, ma per quanto mi riguarda non è eticamente corretto.

Infatti posso confermare, vivendo e sentendo le esperienze dei miei coetanei, che il ghosting molto spesso causa dolore e dispiacere alle persone che lo subiscono. Questo perché molto spesso l’idea di non riuscire a mettere un punto in una determinata situazione, in questo caso in una frequentazione o relazione è inaccettabile, e fa venire tanti dubbi e tante domande alla persona che è stata tagliata fuori dalla vita del partner. Un rifiuto faccia a faccia fa sempre meno male di rimanere con il dubbio, perché venendo rifiutati è più facile farsene una ragione e ricominciare da zero. Infatti molto spesso le persone, giustamente, preferiscono ricevere delle spiegazioni in queste situazioni.

Un altro motivo per cui il fenomeno del ghosting ferisce così tanto è sicuramente per il fatto di sentirsi brutalmente rifiutati dall’altra persona tanto da sparire nel nulla, e iniziare a pensare di valere così poco da poter essere cancellato dalla vita di qualcun altro in pochissimi secondi, senza meritarsi delle scuse o dei chiarimenti.

Purtroppo molte volte chi decide di sparire nel nulla lo fa con molta facilità, e non considera come ci si potrebbe sentire dall’altra parte. Molto spesso il soggetto che è stato ferito ha creduto realmente nel rapporto che si stava costruendo e provava dei veri sentimenti per il partner o l’amico in questione, e con il ghosting c’è il rischio che si crei un malessere psicologico non indifferente nella mente della persona che l’ha subito.

Gaia Uccheddu

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