Il fenomeno è sempre più frequente e la pandemia non ha fatto altro che accentuare certi malcostumi e certe azioni criminose. Le truffe agli anziani sono in netto e costante aumento e parlare di protezione e di tutela, in una popolazione come quella genovese, è fondamentale.
Domani, sabato 21 gennaio, alle ore 15,30, è previsto un interessante incontro in questo senso presso il Salone degli Argonauti del Museo Navale di Pegli, in piazza Bonavino.
‘Le truffe agli anziani’, titolo dell’iniziativa organizzata dall’Arma dei Carabinieri, dalle Associazioni d’Arma e dal Cup - Centro Universitario Pegliese con il patrocinio del Municipio VII Ponente. Relatore sarà il capitano dei Carabinieri Cristian Letizia, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Arenzano. La cittadinanza è invitata e l’ingresso è libero. Previsto anche l’intervento di Massimo Licata, luogotenente della stazione dei Carabinieri di Pegli.
Si tratta di un momento d’incontro prezioso tra le forze dell’ordine e la cittadinanza, anche per illustrare i nuovi tentativi di truffa, spiegare le tecniche, aprire gli occhi su determinati atteggiamenti. L’avvento dei social network, ad esempio, ha aggravato la situazione perché è proprio da qui che spesso partono le truffe porta a porta: le denunce sono parecchie e il lavoro da parte delle forze dell’ordine molto imponente. Ecco perché risulta importante una giusta preparazione della cittadinanza, per avvalorare la prevenzione.
“Da Ancona a Benevento, da Brescia a Cagliari, da Catanzaro a Trieste: in ogni città, paese, frazione del territorio nazionale si moltiplicano le opere di sensibilizzazione dell’Arma finalizzate alla prevenzione e al contrasto dell’esecrabile fenomeno delle truffe perpetrate ai danni degli anziani - spiegano dall’Arma dei Carabinieri - Si tratta di iniziative di rassicurazione sociale, che tendono a consolidare il tradizionale rapporto di vicinanza dell’Arma ai cittadini, con particolare riguardo nei confronti di quanti si trovano all’interno delle fasce più deboli e indifese della popolazione. La sicurezza è un bene assoluto per gli anziani: sicurezza che troppo spesso viene messa a repentaglio dall’azione di malfattori senza scrupoli che approfittano della loro buona fede”.
Secondo i Carabinieri è un fenomeno, purtroppo, in continua crescita: “Deriva anche dall’atomizzazione delle famiglie e dalla conseguente solitudine in cui vivono molti appartenenti a tale categoria sociale. Per queste persone la truffa, oltre al danno economico che comporta, rappresenta anche un vero e proprio motivo di caduta psicologica: c’è infatti il reale pericolo che le vittime possano chiudersi in sé stesse, compromettendo la propria autonomia e socializzazione. Ecco perché nelle parrocchie come nei centri culturali, nelle aule consiliari come nei circoli ricreativi e nelle sedi delle associazioni di quartiere, e persino con un ‘porta a porta’ presso le abitazioni private, i militari dell’Arma si muovono, in concerto e con la collaborazione di enti locali e autorità religiose, per parlare con gli anziani, informarli sulle modalità attraverso le quali le truffe vengono attuate e fornire loro consigli mirati affinché possano difendersi dalle subdole tecniche utilizzate dai malviventi per introdursi in casa”.
Al termine di questi incontri, i partecipanti acquisiscono sempre più la consapevolezza di un concetto importante: quello della ‘sicurezza partecipata’, utile al fine di prevenire i reati e a promuovere in modo sempre più proficuo l’indispensabile collaborazione con chi è impegnato a contrastarli. “Sentirsi protetti e vivere in un ambiente sicuro è infatti una condizione fondamentale, che contribuisce a innalzare la qualità della vita e il livello di benessere. E la fiducia nell’operato delle forze dell’ordine e la collaborazione che i cittadini danno loro diventano presupposti fondamentali alla costruzione di una efficiente rete di comunicazione che permette di prevenire e arginare quelle che sono le più frequenti situazioni di pericolo. Nell’opera di prevenzione vengono coinvolti anche medici di base, associazioni di categoria e sindacati, oltre naturalmente ai responsabili dei vari istituti di credito, banche e uffici postali, invitati a segnalare eventuali operazioni o movimenti di denaro insoliti effettuati dai pensionati. Brochure e vademecum informativi vengono affissi nei luoghi di maggior aggregazione (centri commerciali e supermercati di zona, sale di attesa dei Comandi Stazione) o inseriti nei bollettini parrocchiali diffusi dalle diverse comunità religiose. Insomma, nulla viene trascurato per arginare, e soprattutto prevenire, un così odioso reato e restituire alle vittime la fiducia in se stesse e in chi è chiamato a difenderle”. Per questo partecipare è importante.