Il Prefetto di Genova Renato Franceschelli, intervistato da Global Web Tv, fa un bilancio della prima parte del suo mandato, iniziato a maggio 2021, e racconta quali sono le priorità per il futuro della città di Genova.
“Genova è, come le altre grandi città, variegata per molti aspetti: la coda della pandemia che ha caratterizzato i primi mesi del mio mandato sono state significative, ma ora stiamo andando avanti e la città, insieme alla regione, sta vivendo un periodo di particolare fortuna, anche grazie ai fondi in arrivo che sono determinanti.
Ci sono disagi legati ai cantieri, che andranno avanti ancora nel tempo, ma stiamo pagando ciò che non si è fatto nel passato tra programmazione e manutenzione. Il terzo valico è quasi realizzato, e ora la città deve essere capace di costruire una rete di servizi a disposizione delle infrastrutture, grazie anche all’imprenditoria”.
In merito alla sicurezza e alla vivibilità, il Prefetto spiega: “Come ogni grande città, esiste criminalità e interessi malavitosi sul suo tessuto. In centro storico esiste un forte controllo, come mai ho visto altrove, anche se le forze di polizia si scontrano con le normative vigenti. I dati dimostrano che, a livello di reati, siamo tornati ai livelli pre pandemici: stanno aumentando i reati predatori, legati a condizioni economiche disagiate, come borseggi o furti di cellulari, figli di un disagio generale.
È in aumento lo spaccio di stupefacenti e c’è molta attenzione alla criminalità organizzata: lo scorso anno dal mio ufficio sono partiti sette provvedimenti interdittivi antimafia per aziende che avevano legami con soggetti facenti parte della criminal
In Ucraina continua l’emergenza umanitaria: “La risposta del nostro territorio è stata di grande solidarietà: al momento a Genova abbiamo circa 500 persone in accoglienza, oltre a chi ha trovato appoggio da privati.
Altra emergenza da gestire sono le persone che arrivano in Liguria dalle coste del Sud: oggi ci sono circa 1200 persone”.
Infine, Franceschelli racconta quello che sarà il principale obiettivo per il 2023: “La preoccupazione più grande ora è legata al mondo del lavoro, sono necessari interventi governativi di sostegno e piani efficaci da parte dei settori produttivi”.
L’intervista completa è disponibile a questo link.