La data è ufficiale e i presenti pure. Lunedì prossimo, 23 gennaio, alle ore 14,30, il sindaco di Genova, Marco Bucci, e il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini, interverranno al Consiglio di Municipio del VII Ponente, aperto al pubblico, per parlare della costruzione dei cassoni della nuova diga foranea di Genova al sesto modulo del porto di Pra’. Una prospettiva in piedi da parecchie settimane, che spaventa non poco i residenti e che viene contrastata attraverso una raccolta di firme e attraverso un’azione politica.
I cassoni saranno alti come palazzi di dieci piani, comprometteranno la visuale dalle abitazioni ma, soprattutto, porteranno per molti anni una nuova servitù a Ponente, tra maggiore rumore e maggiore inquinamento atmosferico. Per questo Bucci e Signorini dovranno dare spiegazioni alla popolazione, per questo si pensa già a opere compensative sul territorio, ma il territorio di cassoni giustamente non vuol sentire parlare e neppure di promesse di compensazioni mai pienamente attuate.
Le minoranze in Consiglio al VII Ponente hanno messo a punto una mozione che presenteranno durante la seduta: il documento porta la firma di Claudio Chiarotti del Partito Democratico, Alessio Boni della Lista RossoVerde, Fabio Quartino di Genova Civica e Massimo Currò del Movimento 5 Stelle.
Il testo impegna il presidente del Municipio VII Ponente, Guido Barbazza, e la Giunta Municipale “a rigettare con forza la possibilità che il cantiere per la costruzione dei cosiddetti cassoni venga realizzato nell’ambito del bacino portuale di Pra’; a rilanciare in tutte le sedi istituzionali competenti il percorso di sdemanializzazione dell’intero litorale del Municipio Ponente dal molo di Ponente del Porto Petroli al Rio Lavandé; a sollecitare la realizzazione di tutte le opere di mitigazione dell’attività portuale, di monitoraggio dell’inquinamento ad essa connesso, di valorizzazione e difesa del litorale reclamate dal territorio negli anni e ampiamente documentate in tutti gli atti citati in premessa”.
“Abbiamo scelto di riepilogare tutti gli atti fatti dal Municipio anche nei precedenti cicli amministrativi e siamo aperti e disponibili alla presentazione di nuovi ordini del giorno allegati, nel giorno del Consiglio”, spiega Claudio Chiarotti, ex presidente del VII Ponente. Il discorso è pratico ma anche politico: come si comporterà il Municipio a guida centrodestra rispetto a questa scelta dei cassoni, che potrebbe metterlo in contrapposizione con Bucci e Signorini? L’ente più prossimo al territorio difenderà il territorio stesso o si allineerà per non disturbare il ‘manovratore’? Sono le domande che ci si fa più spesso in questi giorni, mentre i comitati e le associazioni si preparano per iniziative di protesta.
Prosegue intanto la raccolta di firme contro i cassoni al porto di Pra’: è promossa da Comitato Pegli Bene Comune, Associazione Comitato di Quartiere di Multedo, Comitato Pegli Lido, Comitato Palmaro e Fondazione Primavera. Si può firmare a questo link: https://www.change.org/p/no-ai-cassoni-a-pra-basta-servitù-a-ponente?recruiter=149423625&utm_source=share_petition&utm_medium=facebook&utm_campaign=psf_combo_share_initial&utm_term=psf_combo_share_initial&recruited_by_id=c94454c0-3611-11e4-abb8-5be7a2b90368&utm_content=fht-35312360-it-it%3A3.