“I cittadini, riuniti in associazione e comitati, si sono fatti sentire con forza e questa volta chi amministra è stato costretto a prendere atto della protesta, compiendo un doveroso dietrofront: le quasi 2.000 firme contro il progetto delle barriere fonoassorbenti che rischiano di fatto di danneggiare Chiavari hanno sortito l’effetto sperato. Il progetto è infatti sospeso. Ma attenzione: è temporaneamente sospeso, come abbiamo appreso dalla stampa locale, e questo, benché ci soddisfi, certamente non basta”.
Lo dichiara il capogruppo regionale del M5S Fabio Tosi, primo firmatario dell’interrogazione discussa oggi in Aula.
“Condividiamo la necessità di cercare soluzioni per mitigare i disagi causati dall’inquinamento acustico laddove si verificano, ma in questo caso siamo alla follia: abbiamo già avuto modo di rilevare che la soluzione proposta da Rfi non è ricevibile perché avrebbe un effetto devastante sul territorio sia da un punto di vista ambientale che paesaggistico, senza contare le ripercussioni negative sul valore degli immobili interferiti. Abbiamo dunque chiesto alla Regione di riferire sull’opera e soprattutto di chiarire se progetti di questa portata sono previsti anche per altri comuni liguri, da levante a ponente”.
“La risposta dell’assessore competente ci soddisfa perché accoglie le istanze dei cittadini e dunque le nostre osservazioni. Tuttavia, segnaliamo che non basta sospendere l’iter progettuale come lo conosciamo: questo semmai va rigettato e vanno cercate soluzioni capaci di mitigare l’impatto acustico, come rilevato dal M5S anche a livello parlamentare con un’interrogazione dedicata. Penso ad esempio alle soluzioni tecnologiche capaci di determinare un miglioramento e un risanamento acustico: esistono infatti sistemi più silenziosi già adottati in altri paesi dell’Unione europea”, conclude Tosi.